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Resveratrolo, pterostilbene, polidatina e onochiolo sono alcuni dei polifenoli in grado di prevenire l'ictus ischemico o di accelerare il recupero in chi lo ha subito. A individuare questo mix di molecole è stato gruppo di ricercatori coordinati da David Della Morte Canosci, professore di Neurologia all'Università di Miami, di Medicina Interna all'Università Tor Vergata di Roma e all'Università San Raffaele di Roma e Direttore Medico Scientifico di Palazzo Fiuggi, grazie ad una review pubblicata sulla rivista Nutrients, i ricercatori hanno passato in rassegna oltre 80 studi sperimentali ed epidemiologici sull'argomento, passando poi a una serie di test condotti con un supplemento specifico.

Ebbene, dai risultati è emerso che molecole come resveratrolo, pterostilbene, polidatina e onochiolo agiscano sia come potenti antinfiammatori e antiossidanti che come “attivatori delle sirtuine”. “Queste molecole - spiega Della Morte - attivano la produzione di proteine da parte dei cosiddetti 'geni della longevità'. Questi composti, attraverso l'attivazione delle sirtuine, oltre ad avere un'azione antifiammatorie e antiossidante, agiscono come antiaggreganti prevenendo l'insorgenza di ictus ischermico”.  Nello studio i ricercatori hanno esaminato l'associazione tra i polifenoli più studiati e la protezione dall'ictus in termini di prevenzione ed effetti sulla fase acuta e sulla riabilitazione. Sappiamo che la fibrillazione atriale aumenta di 4 o 5 volte il rischio di ictus. Negli studi analizzati i ricercatori hanno rilevato che un regime dietetico sano può ridurre il rischio di soffrire di fibrillazione atriale e di conseguenza anche di malattie cardiovascolari, come l'ictus. “Riteniamo che l'effetto protettivo contro la fibrillazione atriale possa essere attribuibile alle ben consolidate proprietà antinfiammatorie e antiossidanti dei polifenoli”, sottolinea Della Morte.

Dopo l'ictus, notoriamente i sopravvissuti possono presentare deterioramento cognitivo e disabilità funzionali. Ad oggi non esiste un approccio in grado di recuperare completamente il danno neuronale dopo l'ictus. “Tuttavia, studi condotti su modelli animali sottoposti a ischemia, una dieta arricchita di polifenoli si è dimostrata in grado di favorire il recupero neuronale”, dice Della Morte. Sulla base di tutti questi studi che mostrano l'azione multipla dei polifenoli nel prevenire e trattare l'ictus ischemico, i ricercatori stanno ora studiando un nuovo approccio sistemico per potenziare il loro effetto. “Grazie al sostegno di SIRT500, sono ora in corso studi su una combinazione di polifenoli, chiamata A5+, che hanno l'obiettivo di verificare gli effetti sia nella prevenzione che nel trattamento dell'ictus ischemico”, riferisce Della Morte. Lo stesso composto, ritenuto un eccezionale attivatore delle sirtuine, è allo studio anche contro altre malattie, come il diabete, la demenza, le patologie infettive e in generale l'invecchiamento. “I risultati preliminari sono molto promettenti”, dice lo scienziato. “Siamo convinti che in futuro questo possa rivelarsi un approccio vincente per la prevenzione di molte malattie legate all'età”, conclude.

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