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L'elisir di lunga vita potrebbe celarsi nelle nostre abitudini alimentari. Infatti, per aumentare la durata della vita basterebbe assumere poche calorie, sempre a orari fissi e nel momento più attivo della loro giornata. E' così che un team di ricercatori dell'Howard Hughes Medical Institute Investigator presso lo University of Texas Southwestern Medical Center è riuscito ad allungare significativamente la durata della vita di un gruppo di topi da laboratorio sottoposti a una dieta ipocalorica. I risultati, pubblicati sulla rivista Science, si aggiungono a evidenze precedenti secondo le quali una restrizione calorica controllata può influire sulla longevità.

Dallo studio, condotto su centinaia di topi in quattro anni, emerge che una dieta ipocalorica da sola ha allungato la vita degli animali del 10 per cento. Ma nutrire i topi con gli alimenti "giusti" solo di notte, quando i topi sono più attivi, ha allungato la loro vita del 35 per cento. Questa combinazione – una dieta ipocalorica più un programma alimentare notturno – ha aggiunto nove mesi in più alla durata media della vita, tipicamente lunga due anni, degli animali. Per le persone, un piano analogo limiterebbe il consumo di calorie alle ore diurne. Gli scienziati stanno appena iniziando a capire come la restrizione delle calorie rallenti l’invecchiamento a livello cellulare e genetico. Man mano che un animale invecchia, i geni legati all’infiammazione tendono a diventare più attivi, mentre i geni che aiutano a regolare il metabolismo diventano meno attivi. Il nuovo studio ha scoperto che la restrizione calorica, specialmente se programmata in base al periodo di attività dei topi di notte, ha contribuito a compensare questi cambiamenti genetici.

Gli ultimi anni hanno visto l’ascesa di molti programmi dietetici incentrati su ciò che è noto come digiuno intermittente, digiuno a giorni alterni o sul mangiare solo per un periodo da sei a otto ore al giorno. Proprio per comprendere meglio l’interazione tra riduzione delle calorie e ritmi quotidiani o circadiani, il team di ricerca ha intrapreso il suo lungo esperimento della durata di quattro anni. Il team ha ospitato centinaia di topi nutriti con alimentatori automatici per controllare quando e quanto ogni topo potesse mangiare per l’intera durata della sua vita. Alcuni dei topi potevano mangiare quanto volevano, mentre altri avevano le calorie limitate dal 30 al 40 percento. A loro volta quelli che seguivano diete ipocaloriche sono stati suddivisi in gruppi che mangiavano a orari diversi. Il team ha scoperto che i topi alimentati con la dieta ipocalorica di notte vivevano più a lungo. I risultati suggeriscono che mangiare con tempistiche determinate legate ai ritmi di vita ha effetti positivi sul corpo, anche se non promuove la perdita di peso. “Abbiamo riscontrato profonde differenze nella durata della vita”, conferma Joseph Takahashi, prima firma dello studio. Takahashi spera che imparare come la restrizione calorica influenzi gli orologi interni del corpo mentre invecchiamo aiuterà gli scienziati a trovare nuovi modi per prolungare la vita degli esseri umani.

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