Gli adolescenti con un disturbo dello spettro autistico potrebbero trovare grande giovamento dall'imparare a suonare il tamburo. Uno gruppo di ricerca guidato da Marie-Stephanie Cahart, scienziata del Dipartimento di Neuroimaging del Kings College London, ha dimostrato che l'uso di questo strumento musicale permetterebbe ai piccoli pazienti di controllare meglio l'iperattività e le difficoltà d'attenzione. I risultati, pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, suggeriscono un modo semplice e utile per affrontare disturbi emotivi e i comportamentali associati all’autismo.
L’autismo è una condizione del neurosviluppo caratterizzata da deficit nella comunicazione sociale e nelle interazioni, e da attività e comportamenti limitati e ripetitivi. Molti individui con un disturbo dello spettro autistico mostrano anche un controllo inibitorio alterato, difficoltà di attenzione, iperattività e impulsività. Nello studio sono stati coinvolti 36 adolescenti affetti da un disturbo dello spettro autistico. Il team di ricerca ha valutato l’efficacia di esercizi musicali svolti con un tamburo in parte di questo gruppo di soggetti autistici. I ragazzi sono stati assegnati in modo casuale a una serie di lezioni di tamburo, con una frequenza di due volte alla settimana per due mesi. Al gruppo di controllo non è stato chiesto di fare alcuna attività con questo strumento.
Stando a quanto emerge dall’indagine, i partecipanti che si sono allenati all’uso del tamburo hanno giovato di una diminuzione nei comportamenti problematici. Le risonanze magnetiche hanno rivelato che l’uso del tamburo poteva generare una maggiore attività nelle regioni cerebrali coinvolte nel controllo inibitorio. Gli scienziati suggeriscono quindi che suonare il tamburo potrebbe essere utile per affrontare disturbi emotivi e comportamentali associati all’autismo. “Le attività con il tamburo sono particolarmente rilevanti nel contesto dei disturbi dello spettro autistico”, dice Marie-Stephanie Cahart, autrice dello studio, suggerendo che questo strumento, anche se non è ancora considerato un “trattamento” per l'autismo, probabilmente comporta una serie di benefici ai pazienti. Cahart ha spiegato che suonare il tamburo richiede attenzione al tempismo, alla coordinazione occhio-mano e alla necessità di monitorare e correggere continuamente gli errori. Tutti fattori che migliorano l'attenzione, l'inibizione e le capacità di pensiero che sono le chiavi del “benessere della salute fisica e mentale”, conclude Cahart.