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Potremmo essere davvero molto vicini a un nuovo vaccino contro l’HIV. Una promettente sperimentazione condotta sulle scimmie ha dimostrato che il vaccino, sviluppato da scienziati della Emory University, del Louisiana State University Health Sciences Center e della Duke University, ha un'efficacia pari al 68 per cento. I risultati, pubblicati sulla rivista Science Immunology, fanno ben sperare per il futuro della lotta contro questa terribile infezione responsabile dell'AIDS.

Il vaccino testato è in grado di proteggere dal cosiddetti clade C del virus dell’immunodeficienza umana (HIV), un particolare ceppo dell’agente patogeno che riguarda circa la metà delle infezioni da HIV. Il vaccino è stato testato con successo su un gruppo di macachi rhesus. La formulazione può essere modificata e "potenziata". Anche se inizialmente è stato sviluppato per il clade C, il vaccino potrebbe essere esteso per offrire protezione contro diverse varianti dell’HIV. Infatti, esistono molte varianti del virus dell’immunodeficienza umana e in passato la ricerca si è concentrata su come sfruttare le caratteristiche della proteina Spike del virus.

Gli studiosi hanno esaminato l’efficacia del vaccino HIV-1, prodotto con “vaccinia Ankara modificata” (MVA) e potenziato con una forma ciclica della glicoproteina dell’HIV, CycP-gp120. Il gruppo di ricerca ha esposto macachi rhesus vaccinati al virus. Stando a quanto emerge dall’indagine, il farmaco aveva protetto i primati con un tasso del 68 per cento. “I nostri risultati – scrivono gli autori – hanno convalidato l’efficacia protettiva del regime di immunizzazione MVA/cycP-gp120, evidenziando la potenziale utilità di questo vaccino nel proteggere l’organismo da diversi ceppi di HIV”.

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