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I bronchi potrebbero essere contaminati da microplastiche dannose per la salute. A trovarne traccia è stato uno studio condotto dalla Fondazione per la Promozione della Salute e della Ricerca Biomedica della Regione Valenciana (Fisabio) e dalla Fondazione di Pneumologia della Comunità Valenciana, presso l’Ospedale Universitario Generale di Elche. Alla ricerca, pubblicata sul Journal of Hazardous Materials, hanno collaborato anche l’Università Politecnica di Cartagena e l’Università Autonoma di Madrid. Queste minuscole plastiche e fibre di meno di cinque millimetri sono state trovate in due su tre lavaggi broncoalveolari eseguiti su pazienti di pneumologia. Ma i risultati, secondo i ricercatori, possono essere estesi all'intera popolazione. Lo studio è stato presentato alla 55esima Conferenza della Società Spagnola di Pneumologia e Chirurgia Toracica (SEPAR), che si è tenuta a Pamplona.

“Siamo tutti esposti all’inalazione di microplastiche”, dice Carlos Baeza Martínez del servizio di pneumologia dell’Hospital General Universitario di Elche, che ha condotto lo studio. “La contaminazione dell’aria da microplastiche non è così studiata come quella del suolo o dell’acqua, sebbene sia un problema più serio di quanto immaginiamo. Ovunque guardiamo c’è plastica”, avverte Javier Bayo del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Ambientale del Politecnico di Cartagena (UPCT), dove sono state eseguite le analisi chimiche dei campioni, in collaborazione con i laboratori dell’Università Autonoma di Madrid. I dati mostrano che gli individui che hanno più microplastiche nel loro sistema respiratorio hanno reazioni batteriche più patogene. “Sembra che le microplastiche possano favorire la crescita di germi patogeni o facilitarne il trasporto nell’aria”, commenta Baeza. La maggiore presenza di plastica e fibre nei bronchi è stata riscontrata anche tra coloro che presentavano più anomalie negli esami radiologici, un più alto tasso di ostruzione dei bronchi e una peggiore funzionalità respiratoria.

La scoperta di queste microplastiche all’interno dei bronchi è stata più frequente nelle donne, nelle persone di età superiore ai 60 anni, nei fumatori attivi e nelle persone che sono state esposte ad ambienti ad alto rischio, come i lavoratori in settori come l’edilizia, la falegnameria, la produzione di calzature ed elettronica. Per quanto riguarda le microplastiche e le microfibre rilevate, quasi la metà erano rayon viscosa, seguito in frequenza da poliestere, cellulosa e cotone. Secondo i ricercatori, per proteggersi bisognerebbe evitare il più possibile la plastica monouso, ventilare adeguatamente gli spazi interni, utilizzare sistemi di protezione delle vie respiratorie in ambienti polverosi o in quelli dove si effettuano lavori di taglio, e non fumare. Inoltre, gli studiosi raccomandano di promuovere la riduzione del traffico stradale nelle città, poiché l’usura degli pneumatici dei veicoli genera molte delle microplastiche presenti nell’aria urbana.

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