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A causa dei cambiamenti climatici, le zanzare Anopheles, responsabili della diffusione della malaria, si stanno spostando ad altitudini sempre più elevate, il che potrebbe ampliare il raggio della curva epidemiologica associata alla malaria. Questo inquietante risultato emerge da uno studio condotto dagli scienziati del Georgetown University Medical Center. I risultati, pubblicati sulla rivista Biology Letters, mostrano che le uniche portatrici della malaria, si diffondano a una velocità mai vista prima. Questo significa che circa un miliardo di persone potrebbe essere a rischio di contrarre malattie trasmesse da questi insetti.

Le zanzare sono in grado di volare per centinaia di chilometri di notte sfruttando le correnti del vento. Tuttavia, nonostante la loro capacità di percorrere lunghe distanze, sono creature a sangue freddo fortemente influenzate dalle condizioni ambientali come temperatura, umidità e precipitazioni. Di conseguenza, il clima locale gioca un ruolo determinante nella loro sopravvivenza e distribuzione geografica, Il team di ricerca, guidato dallo scienziato Colin Carlson, ha esaminato i dati relativi agli ultimi 120 anni, valutando le posizioni delle zanzare responsabili della trasmissione della malaria in Africa. Stando a quanto emerge dall’indagine, gli insetti hanno guadagnato una media di 6,5 metri di elevazione ogni anno, mentre i limiti meridionali delle popolazioni si sono spostati annualmente dall’equatore di circa 4,7 chilometri. Pertanto, le zanzare Anopheles africane si sono spostate così lontano che, in media, ora sono 500 chilometri più vicine al Polo Sud.

“Questi risultati – afferma Carlson – sono coerenti con i modelli climatici. Il fatto che le zanzare stiano raggiungendo aree in cui prima non andavano potrebbe aiutare a spiegare alcuni dei cambiamenti relativi alla diffusione della malattia”. I ricercatori precisano che altre specie si stanno muovendo in modi simili, ma sarà necessario approfondire i dati a disposizione per comprendere appieno le dinamiche di trasmissione di altre malattie. Quindi, non è solo la malaria che dovrebbe preoccuparci, ma anche altri virus trasmessi dalle zanzare, come Dengue, Chikungunya e Zika. “In questa fase – conclude Carlson – è necessario investire nella bio-sorveglianza per capire come migrano le specie animali in un clima che cambia. Sappiamo molto poco su come il cambiamento climatico possa influenzare la biodiversità degli invertebrati, per questo è fondamentale impegnarci in questi sforzi”. Nello scenario peggiore, quasi un miliardo di persone potrebbe essere a rischio di contrarre malattie trasmesse dalle zanzare Aedes a causa dell'aumento delle temperature globali, aggiungendosi ai miliardi di persone che sono già a rischio di contrarre la malaria.

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