Un dispositivo ultrasottile indossabile, in grado di riprodurre la sensazione del tocco in modo localizzato. È quanto hanno messo a punto un gruppo di ricercatori dell’Istituto italiano di tecnologia (IIT) all’interno del Center for Materials Interfaces, a Pontedera, in uno studio pubblicato sulla rivista Advanced Electronic Materials.
Il tatto è una capacità quasi completamente automatica, essenziale per svolgere innumerevoli compiti. Replicare artificialmente le sensazioni tattili potrebbe, quindi, avere molteplici usi, come per esempio il riprodurre feedback sensoriali nelle persone che hanno subìto un’amputazione e che utilizzano un arto robotico, aumentare la precisione e la destrezza nella manipolazione di robot teleoperanti, o ancora fornire informazioni a persone non vedenti attraverso i cosiddetti “display Braille”. Il sistema sviluppato all’IIT è un tatuaggio elettronico spesso solo pochi micrometri e progettato per suscitare una sensazione tattile; è, infatti, in grado generare una forza che spinge sulla pelle della persona che lo indossa, la quale percepisce quindi un tocco. Per ora il gruppo di ricerca ha dimostrato il funzionamento di un singolo punto “tattile”, ma sta già lavorando sull’implementazione di veri e propri display costituiti da diversi pixel tattili, chiamati taxels, attivabili indipendentemente uno dall’altro, e che permetteranno di riprodurre sulla pelle lettere, numeri e pattern direzionali e dinamici.
Il tatuaggio elettronico temporaneo - poco ingombrante e facilmente indossabile - è in grado di generare una forza molto localizzata, capace di restituire una sensazione tattile sulla pelle alla quale aderisce perfettamente. Il dispositivo è basato su una strategia elettro-termo-pneumatica, che consiste nel riscaldare elettricamente, in modo veloce e molto localizzato, un piccolo volume d’aria racchiuso tra due pellicole molto sottili. Espandendosi, l’aria genera forze e spostamenti sulla pelle posta a contatto, producendo la sensazione tattile. I risultati dei test preliminari di utilizzo si sono mostrati molto promettenti.
Foto: Istituto Italiano di Tecnologia - © IIT