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Il cioccolato fondente potrebbe essere un prezioso alleato contro l’ipertensione arteriosa, cosiddetta “essenziale”, in quanto la causa è sconosciuta. A scoprirlo è stato uno studio dello Shaoxing People’s Hospital, in Cina, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports. Nello studio i ricercatori hanno adottato una tecnica chiamata randomizzazione mendeliana, una metodologia epidemiologica che prende il nome da Gregor Mendel.

Con questa nuova tecnica è possibile studiare le differenze nei profili genetici in modo da dimostrare che un dato intervento è stato ciò che ha causato un dato effetto: il metodo è stato promosso per la sua capacità di ridurre il rischio di causalità inversa. Utilizzando questo specifico metodo sui dati ottenuti dall’Mrc Integrative Epidemiology Unit, che includeva profili genetici di 64.945 persone di origine europea, gli scienziati hanno cercato associazioni tra benefici per la salute derivanti dal consumo di cioccolato fondente e disturbi come insufficienza cardiaca, coaguli di sangue, ictus, problemi alle coronarie e ipertensione essenziale.

Analizzando i dati, i ricercatori hanno scoperto quella che descrivono come un’associazione significativa tra il consumo regolare di cioccolato fondente e la riduzione del rischio di ipertensione essenziale. Inoltre, gli studiosi hanno rilevato un legame, seppure non fortissimo, tra il consumo di cioccolato fondente e la riduzione del rischio di tromboembolismo venoso. Per gli studiosi i risultati sono abbastanza forti da giustificare ulteriori ricerche sul cioccolato fondente e sui suoi componenti per scoprire se questo, o alcuni dei suoi ingredienti, potrebbero essere utili per il trattamento dell’ipertensione essenziale.

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