Per prevenire lo sviluppo dell'allergia alle arachidi durante l'adolescenza è bene introdurre questo alimento nei primi anni di vita. Uno studio condotto dagli scienziati del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) del National Institutes of Health ha scoperto che l'introduzione di arachidi nei primi cinque anni d'età è associata a un rischio del 71 per cento più basso di sviluppare allergia durante l’adolescenza. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista New England Journal of Medicine Evidence.
Il team, guidato dalla scienziata Jeanne Marrazzo, ha valutato i dati raccolti nell’ambito dell’indagine Learning Early About Peanut Allergy (LEAP), per la quale sono stati coinvolti 640 bambini. Metà del campione ha introdotto prodotti e alimenti a base di arachidi dalla prima infanzia fino ai cinque anni, per poi interrompere l’assunzione fino ai sei anni. Il resto del gruppo invece non aveva mai mangiato arachidi durante l’infanzia. L’allergia si è manifestata con un tasso del 15,4 e 4,4 per cento rispettivamente tra i bambini che non avevano mangiato arachidi nei primi anni di vita e tra coloro che invece le avevano introdotte fin da subito. Non sembravano emergere particolari distinzioni sulla base della periodicità o della regolarità del consumo dell’alimento.
“Questi risultati – commenta Marrazzo – possono rappresentare una rassicurazione importante per i genitori che propongono alimenti a base di arachidi ai propri figli nei primi anni di vita. Le linee guida suggeriscono infatti che questo approccio può ridurre notevolmente il rischio di sviluppare allergia”. Secondo le stime degli esperti, questo metodo semplice e sicuro potrebbe prevenire decine di migliaia di casi di allergia alle arachidi. “Il nostro lavoro – concludono gli autori dello studio – si aggiunge al corpus di evidenze che dimostrano come il consumo precoce, anche se non costante, di arachidi può ridurre significativamente il rischio di sviluppare allergie durante l’adolescenza”.