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La malattia parodontale è costantemente associata ad un aumento del rischio di depressione e ansia. Una nuova conferma arriva da uno studio condotto in Cina, presso il Dipartimento di Epidemiologia e Statistica Sanitaria della Qingdao University, e pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology. Gli esperti hanno usato i dati della Biobanca britannica relativi a 305.188 individui, il cui stato di salute orale è stato stimato all’inizio dello studio tramite questionari, come pure i sintomi di depressione e ansia, valutati utilizzando più volte il ‘Questionario di Salute Mentale (PHQ-4)’ in diversi intervalli di tempo.

I ricercatori hanno tenuto conto anche delle diagnosi di depressione e disturbi d’ansia registrate su registri ospedalieri. L’analisi ha mostrato che la malattia parodontale si associa a un rischio complessivamente del 79% maggiore di sviluppare nel corso del tempo depressione e/o ansia. La malattia parodontale è risultata anche significativamente associata alla comorbidità di depressione e ansia, ovvero c’è il 27% di probabilità che le due malattie siano presenti nello stesso momento.

Infine, la parodontite aumenta del 19% il rischio di depressione da sola e del 13% quello di ansia. L’analisi dei fattori infiammatori all’inizio dello studio (l’infiammazione cronica è ampiamente associata sia alla parodontite, sia ai disturbi dell’umore), mostra che la concentrazione dei globuli bianchi e la proteina C-reattiva spiegano rispettivamente appena il 3,07% e il 3,15% dell’associazione tra malattia parodontale e depressione e ansia. Devono esserci anche altri fattori in gioco a spiegare le connessioni tra le due malattie, in ogni caso gli autori hanno riscontrato che la malattia parodontale è costantemente associata a un aumento del rischio di depressione, ansia e della loro compresenza.

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