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Il digiuno intermittente, un regime alimentare molto popolare che è stato legato a una maggiore longevità, potrebbe aumentare il rischio di sviluppare il tumore al colon. In uno studio condotto sui topi, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno scoperto che i roditori che digiunavano per 24 ore prima di mangiare presentavano un rischio “elevato” di formazione di tumori precancerosi nell’intestino. Questo, secondo quanto riportato sulla rivista Nature, potrebbe essere dovuto al fatto che la fase di “rialimentazione” ha reso le cellule intestinali iperattive, aumentando così il rischio di mutazioni cancerogene in caso di esposizione a determinati alimenti.

Anche se lo studio è stato condotto sui topi e quindi andrebbe interpretato cautamente, i risultati suggeriscono che chi prova il digiuno intermittente dovrebbe evitare cibi come le bistecche carbonizzate di carne rossa, che sono sempre più associati all’epidemia di cancro al colon tra i giovani. “Il digiuno è molto salutare, ma se sei sfortunato e stai ricominciando a mangiare dopo un digiuno e vieni esposto a un agente mutageno, come una bistecca carbonizzata o qualcosa del genere, potresti aumentare le tue possibilità di sviluppare una lesione che può poi dare origine al cancro”, spiega Omer Yilmaz, biologo del MIT che ha diretto lo studio. Si stima che più di un americano su dieci segua il digiuno intermittente. Questa dieta prevede che la persona limiti l’apporto calorico a determinate ore del giorno o a determinati giorni della settimana, per perdere peso e controllare le abitudini alimentari. Tra le varianti più diffuse ci sono il piano 14:10, in cui una persona mangia solo nell’arco di 10 ore, e il piano 5:2, in cui una persona mangia cinque giorni alla settimana e digiuna per due.

Molti sono stati attratti da questa dieta per i suoi benefici: studi la collegano alla perdita di peso, a una maggiore concentrazione e persino a una vita più lunga. Ma ora gli esperti stanno anche iniziando a scoprire un’ondata di potenziali pericoli associati a questo regime alimentare.

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