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Alcuni cosmetici contengono sostanze chimiche che alterano l’equilibrio ormonale e questo potrebbe spiegare la tendenza “allarmante” delle ragazze di entrare nella pubertà prima previsto. Queste sono le conclusioni di uno studio finanziato dal governo degli Stati Uniti, da cui è emerso che queste sostanze chimiche, presenti anche nei detersivi, bloccano e imitano la produzione di ormoni responsabili dell’inizio della pubertà nelle ragazze, come quelli responsabili dell’ovulazione. Si stima che l’età media della pubertà sia diminuita a partire dagli anni ’90, in particolare nelle ragazze rispetto ai ragazzi. I risultati dello studio – guidato da Natalie Shaw, neuroendocrinologa presso il National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS) - sono stati pubblicati sulla rivista Endocrinology.

Le sostanze chimiche individuate dagli scienziati sono le stesse a cui si deve ad esempio l’odore dolce e muschiato di numerosi profumi e si trovano anche nei farmaci contro l’asma e per smettere di fumare. I ricercatori hanno esaminato in particolare le molecole chiamate interferenti endocrini, sostanze che imitano, bloccano o interferiscono con il flusso naturale degli ormoni. Queste controllano la pubertà, lo stress e lo sviluppo. I ricercatori hanno incluso 10.000 potenziali bersagli nello studio. Si sono concentrati su due sostanze: l’ambretta muschiata e i farmaci chiamati agonisti colingici. Quando gli scienziati hanno applicato entrambe queste sostanze chimiche alle cellule umane coltivate in laboratorio e ai pesci zebra vivi, hanno attivato le cellule che controllano la pubertà, chiamate neuroni musGnRh.

Questo, secondo gli studiosi, suggerisce che l’esposizione ai due interferenti endocrini potrebbe essere la causa dell’inizio anticipato della pubertà, associato a un rischio maggiore di obesità, malattie cardiache, cancro al seno e problemi psicologici.

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