Un nuovo long non coding RNA, denominato RP11-350G8.5, è stato scoperto e caratterizzato come nuovo potenziale bersaglio per il trattamento del mieloma multiplo. Lo studio, sostenuto dalla Fondazione Airc e pubblicato sulla rivista Blood, è stato condotto dal gruppo di Ricerca di Oncologia Medica Traslazionale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, coordinato da Pierfrancesco Tassone, in collaborazione con il gruppo guidato da Francesco Iorio nel centro di Biologia Computazionale dello Human Technopole di Milano. Il mieloma multiplo è un tumore ancora difficile da curare che origina dalle plasmacellule. Si tratta di cellule del sistema immunitario, la cui proliferazione tumorale incontrollata e la produzione di molecole disfunzionali causano danni al midollo osseo e ad altri organi.
Negli ultimi anni è emerso il ruolo chiave dei cosiddetti “long non coding RNA (in breve, lncRNA)” nello sviluppo e nella progressione tumorale, nonché nella resistenza ai trattamenti. “Abbiamo effettuato uno screening molecolare mediante la tecnologia di CRISPR-Cas9 per indagare il ruolo di 671 lncRNA in cellule di mieloma multiplo sensibili o resistenti ai trattamenti convenzionali”, spiega Katia Grillone, ricercatrice dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e a capo dello studio. “Nella ricerca abbiamo utilizzato un sofisticato screening molecolare, condotto a Catanzaro, insieme a una procedura innovativa di analisi bioinformatica, capace di integrare dati di laboratorio e dati clinici di pazienti affetti da questa malattia”, afferma Francesco Iorio, altro autore dello studio.
“Colpire selettivamente questo RNA può produrre tossicità nelle cellule cancerose, potenziare l’attività dei farmaci e attivare una risposta immunitaria anti-tumorale”, sottolinea Grillone. “Lo studio – afferma Tassone – ci ha consentito di ottenere nuove informazioni su quella parte di RNA che ancora oggi è considerata la materia oscura del genoma umano. I risultati ottenuti aprono la strada alla possibilità di nuove applicazioni cliniche che oggi sono pienamente realizzabili”.