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Le Regioni non devono cercare alibi sulla riforma che porterà i medici ad essere presenti 7 giorni su 7 per non fare nulla. Eventuali modifiche al decreto sono tuttavia ancora possibili. E’ quanto ha dichiarato il ministro della salute Renato Balduzzi, nel corso di un’intervistaministro saluteradiofonica. “Il medico di base 7 giorni su 7 – ha detto il ministro – è un’esigenza avvertita da molti anni dagli italiani, ma non definiamolo una rivoluzione, perché questi principi già si avevano in parte della normativa e in parte nelle Convenzioni nazionali. ora auspichiamo che sia la volta buona per generalizzare questi principi su tutto il territorio nazionale. Comunque ci sarà il parere della Conferenza Stato Regioni e sono possibili modifiche. Quanto alle risorse – aggiunge Balduzzi – bisogna dire che si completa con questo intervento la spending review nella parte che riguarda la ristrutturazione degli ospedali. Si liberano così risorse, ci aspettiamo che siano molte le risorse liberate e che si possano riversare sul territorio”.

Massima attenzione all’iter per l’attuazione della riforma della medicina di famiglia sarà posta dai medici di famiglia. “Vigileremo perché il dl non venga stravolto, con cancellazioni o aggiunte sostanziali. E rimaniamo pronti a proclamare, nel caso, lo stato di agitazione – ha dichiarato Giacomo Milillo, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).

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