L’adeguamento dell’Italia alla Direttiva europea in materia di farmaci venduti online dovrà far sì che si potranno vendere via internet solo quelli senza ricetta e solo da parte di siti gestiti da vere farmacie certificate secondo un sistema di riconoscimento. Questo l’auspicio di Annarosa Racca, presidente di Federfarma che intervenendo sul tema ha ricordato che «per ora la vendita online di medicinali non è gestita da farmacie ma da siti dove vengono venduti dimagranti, farmaci per sportivi e per disfunzioni erettili a elevato rischio di contraffazione, 7 farmaci su 10 risultano infatti falsi». E aggiunge: «In Italia la contraffazione di farmaci venduti in farmacia quasi non esiste. Il problema, quindi, è solo online, ed è importante che si intervenga con una regolamentazione che stabilisca quali farmaci si possano vendere, nella fattispecie quelli senza ricetta, e che dia un riconoscimento alla farmacia che vende online perché ci sia la garanzia che sia davvero una farmacia. Questo è ciò che noi sosteniamo perché sia garantita la sicurezza dei cittadini e l’auspicio è che l'Italia recepisca quanto prima la Direttiva europea». Recepimento che dovrà avvenire entro due mesi, su sollecitazione della commissione Sanità del Parlamento dell'Unione Europea. In caso contrario, la Commissione potrebbe deferire il caso alla Corte di giustizia dell'Unione. L’augurio che si velocizzino le procedure di recepimento arriva anche dal senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri che lo scorso luglio aveva firmato, insieme al senatore Andrea Mandelli, presidente Fofi, un ordine del giorno, approvato dal Senato, che impegnava il Governo a «vietare la vendita online dei medicinali soggetti a prescrizione medica». «Mi auguro» scrive in una nota D'Ambrosio Lettieri «che, entro dicembre, il governo recepisca la Direttiva europea che punta a regolare in un quadro più omogeneo il settore della vendita online dei farmaci, per combattere in maniera decisiva il fenomeno della contraffazione». L'evoluzione della normativa, europea e nazionale, prosegue il senatore «dovrebbe essere finalizzata a fornire strumenti utili a contrastare la distribuzione di farmaci contraffatti e dannosi per la salute. La legge di delegazione europea 2013 prevede la delega al governo per il recepimento della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, con l'obiettivo di impedire l'ingresso di medicinali falsificati nella catena di fornitura legale. Emblematico è stato il caso recente, segnalato alle autorità competenti, del sito '121 doc', una specie di farmacia online considerata legale in Gran Bretagna».
Fonte farmacista33.it