“L’appropriatezza delle prescrizioni e la diffusione dei farmaci equivalenti al posto dei più cari griffati, possono rappresentare un veicolo importante per risparmiare a livello regionale milioni di euro e far registrare un netto calo della spesa farmaceutica”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vicepresidente della 8° Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e Piccole e Medie Imprese e consigliere della Regione Lazio.
“Sfogliando le pagine dei quotidiani in questi giorni, sono sempre più convinto della fondatezza di tale teoria e che essa debba essere messa in pratica al più presto”, continua il politico. Abruzzese cita come dimostrazione pratica della possibilità di risparmio attraverso la diffusione dei farmaci generici la performance della Regione Veneto che con questa filosofia ha registrato nel 2013 un risparmio pari al 2,9 % rispetto agli stessi dati del 2012. Che tradotto in cifre significa circa 16 milioni e 349mila euro. “E’ importante in questo delicato periodo storico, fatto di tagli e razionalizzazione delle spese, riuscire a fornire ai cittadini servizi che non vadano a pesare sul loro budget economico – sottolinea Abruzzese -. Pertanto, considerati i dati palesati dalla stampa in questi giorni, credo sia opportuno attivarsi per mettere in piedi un piano di lavoro concertato con farmacisti, medici di base e ad altri professionisti del settore, al fine di procedere alla stesura di una programmazione che possa garantire un calo della spesa farmaceutica. Tale iniziativa, che di certo non graverebbe sulle tasche dei cittadini, può risultare fondamentale e potrebbe produrre effetti positivi anche sul piano di rientro per il deficit sanitario”. Nell’Abruzzese-pensiero la buona politica ha il dovere di prendere spunto dalle esperienze positive degli altri enti non perdendo, tuttavia, di vista le necessità e le peculiarità del territorio che si è demandati ad amministrare. “Spero, dunque, che il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, tenga conto di questo appello e che al più presto si metta all’opera in tal senso”, conclude Abbruzzese. Un’iniziativa che il politico laziale spera venga estesa a tutto il territorio nazionale, nel nome di una razionalizzazione intelligente delle sempre più risicate risorse oggi a disposizione della sanità italiana.