La menopausa preoccupa ancora il gentil sesso. Un recente sondaggio dell’Osservatorio nazionale della salute della donna (Onda) condotto su 600 donne di età compresa tra 45 e 65 anni, presentato in occasione della Giornata mondiale della menopausa, mostra alcune incertezze, paure e talvolta reticenze che aleggiano ancora intorno a questo periodo della vita.
Gli effetti più temuti sono l'osteoporosi (60%), le vampate (58%) e l'aumento di peso (50%), mentre tra i problemi più frequenti vi sono le difficoltà nella vita intima, legate prevalentemente al calo del desiderio (38%) e a problematiche vaginali quali secchezza o irritazioni (28%).
Le più preoccupate sono le donne che stanno entrando in questa nuova fase della vita: una su due vorrebbe essere più seguita e più informata. Va detto che buona parte del campione intervistato ha riconosciuto come utili alcuni comportamenti, tra cui una corretta alimentazione (46%), controlli regolari (46%), una regolare attività fisica (41%), assumere integratori specifici (35%). Di fatto, però, solo una parte di questi accorgimenti viene messa in pratica e solo il 25% delle donne (vale a dire una su quattro) afferma di non fare/avere fatto nulla di tutto ciò, per prepararsi ad affrontare meglio la menopausa. Un dato è particolarmente significativo. “Il 75% delle donne (tre su quattro) dichiara di avere avuto problemi della sfera sessuale, ma ben il 30% di loro non ne ha parlato con nessuno e altrettante, a causa di tali difficoltà, sono state costrette a rinunciare o limitare molto la vita sessuale”, dice Francesca Merzagora, Presidente di Onda. Il fai da te, comunque, non è consigliato. "Il ginecologo è la figura più indicata a discutere i temi della sessualità, che spesso vengono taciuti per imbarazzo o per rassegnazione – afferma Rossella Nappi dell’Ircss San Matteo di Pavia. - E', infatti, più facile parlare delle vampate di calore, dell'aumento di peso o del rischio di osteoporosi. Arrivare preparate alla menopausa sembra fondamentale, per avere un atteggiamento attivo". Nel caso sarà questo specialista a prescrivere terapie, come ad esempio quelle ormonali, disponibili come farmaci equivalenti, quindi di sicura efficacia e convenienza.