In un futuro molto vicino basterà scrivere sulla tastiera del pc per avere una diagnosi precoce di Parkinson. Un gruppo di ricercatori americani e spagnoli del Massachusetts Institute of Technology (Mit) ha messo a punto un algoritmo capace di rilevare micro cambiamenti nelle modalità di battere le dita sulla tastiera. Un primo passo importante, si legge sulla rivista 'Nature', verso la possibilità di individuare la malattia dal semplice modo di scrivere.
Infatti il modo in cui si preme sui tasti può fornire molte informazioni sullo stato fisico e sull'affaticamento, secondo le osservazioni dei ricercatori che, sulla base degli schemi di battitura, hanno realizzato l'algoritmo. In una prima fase dello studio, infatti, sono state analizzate una ventina di persone che lavoravano al pc in un contesto normale e durante il giorno. Un altro gruppo è stato osservato di notte e con deprivazione di sonno. La stanchezza altera leggermente il modo di battere sui tasti. E i tempi di reazione, come noto, si allungano.
Le conclusioni dello studio suggeriscono la possibilità di usare l'algoritmo, basato sulla durata di pressione del tasto, per individuare precocemente la malattia di Parkinson, patologia neurodegenerativa che comincia da 5 a 10 anni prima dell'apparizione dei primi sintomi. E le prime manifestazioni sono proprio legate al rallentamento dei movimenti.
Una diagnosi precoce consente di avviare tempestivamente terapie basate su farmaci disponibili anche come equivalenti, che si sono dimostrate capaci di rallentare l’evoluzione della malattia.