“Nella questione sollevata in Puglia sull’impiego dei biosimilari, e sulle iniziative regionali volte a responsabilizzare direttamente il medico sulla prescrizione di farmaci off patent, ci pare che le argomentazioni più significative siano venute dalla rappresentante dei pazienti reumatici, Antonella Celano. La cosa fondamentale è che il servizio sanitario possa garantire qualità ed efficacia dei farmaci impiegati e che questo, alla fine sia quello che conta, tanto ai fini della fiducia del medico quanto, soprattutto, di quella dei pazienti” dice il coordinatore dell’Italian Biosimilar Group, Francesco Colantuoni.
Oggi la Puglia è al penultimo posto in Italia per penetrazione dei biosimilari – poco più del 10% contro il 50% e più di Regioni come Toscana e Trentino o il 40% di Piemonte e Veneto – e considerando le difficoltà economiche della Puglia questo significa ridurre il numero dei pazienti che possono essere avviati alle terapie allo stato dell’arte. “Mi sembra quindi corretto, e inevitabile, che la Regione abbia deciso di promuovere il ricorso al biosimilare non soltanto per rispondere alle necessità di bilancio” conclude Colantuoni “ma anche per garantire le cure migliori al maggior numero di pazienti, potendo contare su medicinali efficaci e sicuri”.