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L’Unione europea deve dotarsi di migliori strumenti per proteggere la proprietà intellettuale dell’UE nei Paesi terzi, ma nel contempo garantire l’accesso a prodotti di importanza cruciale per la collettività, come i farmaci generici.

E’ la mozione presentata alla Commissione Europea da una serie di deputati volta a proteggere dalle contraffazioni  i prodotti, “made in UE”. Nella relazione di Maria Alessia Mosca (S&D, IT) approvata martedì con 521 voti favorevoli, 164 contrari e 17 astensioni, deputati rilevano che la “natura commerciale di numerose violazioni dei diritti alla proprietà intellettuale (DPI)” e il “crescente coinvolgimento della criminalità organizzata” rappresentano una minaccia seria alla creatività e all’innovazione, risorse comunitarie fondamentali nel mercato globale.

Per combattere le violazioni dei DPI, il documento chiede il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti e di aiutare le piccole imprese affinché i loro DPI siano rispettati. Infine, si sottolinea la necessità di organizzare campagne di sensibilizzazione sulle conseguenze della violazione dei DPI sulla società nel suo complesso e sui singoli consumatori e cittadini. Nella relazione sulla protezione dei DPI comunitari all’estero, i deputati evidenziano inoltre l’importanza di bilanciare la protezione dei DPI con la necessità di garantire l’accesso ai farmaci generici a livello mondiale e la rilevanza di un approccio ai DPI nel settore farmaceutico che sia incentrato sul paziente.

Inoltre, i controlli alle frontiere per evitare l’ingresso dei medicinali contraffatti nel mercato UE non dovrebbero impedire quelli sui medicinali generici. La Commissione dovrebbe valutare l’opportunità di sostenere meccanismi innovativi quali i pool di brevetti per “incentivare la ricerca in parallelo alla produzione di generici”. Nel 2013, le autorità doganali dell’UE hanno confiscato quasi 36 milioni di articoli sospettati di essere contraffatti o in violazione dei diritti di proprietà intellettuale, per un valore di oltre 760 milioni di euro. Il 10% di questi articoli era rappresentato da farmaci.

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