Il 1 dicembre, come di consueto l’Oms ha celebrato la Giornata mondiale di lotta contro l’Aids. Per l’occasione il Centro operativo Aids dell’Iss ha pubblicato i dati relativi alla situazione epidemiologica dell’infezione da HIV in Italia al 31 dicembre 2014.
Lo scorso anno sono state segnalate 3695 nuove diagnosi di infezione da Hiv, erano 3811 nel 2013, ma il numero potrebbe aumentare a causa del ritardo di notifica. Il numero di nuove infezioni definisce una incidenza di 6,1 nuovi casi di Hiv positività ogni 100.000 residenti, dati che collocano l’Italia al 12mo posto per l’incidenza tra le nazioni dell’Unione europea.
I dati europei, pubblicati dall’Ecdc (European center for disease prevention and control), riferiscono che nel 2014 i 31 Paesi della regione europea hanno segnalato quasi 30 mila nuove diagnosi di Hiv.. Rispetto al 2005 il tasso di nuove diagnosi è passato 6,7/100 mila abitanti a 6,4 nel 2014. Il primo dicembre, il “Telefono Verde Aids e Infezioni sessualmente trasmesse” sarà attivo oltre l’orario consueto fornendo supporto dalle 10.00 alle 18.00: a livello nazionale attraverso il numero 800.861061, e a livello internazionale attraverso il contatto Skype “uniticontrolaids”.
Gli esperti dell’istituto superiore di sanità avvertono: “Anche se diminuiscono i casi di Aids conclamato e la mortalità per Aids, il fatto che permangano da anni circa 4000 nuove infezioni all’anno testimonia da una parte la necessità di mantenere alta la guardia contro il virus e dall’altra di condurre più campagne informative dato che in molti casi le persone non sanno di essere sieropositive e al momento della diagnosi si trovano in una fase tardiva di infezione”.
Va comunque ricordato che grazie agli avanzamenti nell’efficacia dei farmaci (disponibili anche come equivalenti) l’infezione da Hiv da malattia acuta e quasi sempre mortale come era negli anni ’80 si è trasformata in malattia cronica.