C’era una volta la discussione sui farmaci generici, in cui si scontravano resistenze perlopiù psicologiche, anche tra qualche addetto ai lavori, a rinunciare al prodotto “di marca” in favore dell’assai meno costoso equivalente, benché del tutto identico nei principi attivi, efficacia e sicurezza terapeutica. Quel tempo sembra fortunatamente appartenere perlopiù al passato, e a sancirlo è una presa di posizione più che mai netta da parte dei medici di base.
“Non esistono farmaci più sicuri dei generici, perché straordinariamente testati”, rilancia il professor Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie (Simg). “I vecchi 'nemici' dei medicinali equivalenti non dicevano mai che si tratta di prodotti che sono stati assunti da centinaia di migliaia di persone, di cui sappiamo ormai tutto”, nota il medico fiorentino.
Di qui il consiglio “agostano”: “Sono perfetti da portare in vacanza, anche perché spesso già presenti nei nostri armadietti”. Poi la spiegazione: “I farmaci da portare sono sia quelli da prendere al bisogno, per l'automedicazione, sia quelli che si assumono tutto l'anno per le patologie croniche (dall'ipertensione ai disturbi cardiaci, dai trattamenti per i reumatismi agli anti-diabetici), spesso generici”.
Infine l’avvertenza: “Molte persone si dimenticano di portare con sé queste pillole. Alcune di loro anche deliberatamente, perché convinte che in vacanza si sia liberi anche dalle terapie. Ma chiaramente non è così”. Con una menzione speciale, di nuovo, per i “medicinali per l’autocura”: “Sono oramai quasi tutti generici perché fuori brevetto e usati da molti anni, cosa che li rende sicuri da usare anche senza bisogno di ricetta. Sono i prodotti più comuni, che devono far parte della piccola 'trousse' delle ferie: dal paracetamolo per la febbre, ai prodotti per l'indigestione, all'ibuprofene per i dolori”.
Consigli importanti, quanto l’autorevolezza della fonte. Del resto, le rappresentanze dei medici, ma anche di farmacisti, infermieri e pazienti si sono già ampiamente schierate, anche sostenendo e concretamente alimentando la campagna in corso di Cittadinanzattiva, “IoEquivalgo”, che fino a ottobre attraverserà le piazze di tante città italiane a sostegno dei medicinali equivalenti. “Passate le polemiche molto faziose di qualche anno fa, oggi i generici devono essere considerati una risorsa straordinaria – incalza Cricelli - anche perché senza i risparmi che generano il Servizio sanitario non avrebbe retto fino a oggi. Con – ennesima specifica - una qualità nella produzione ormai provata e fuori discussione”.