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È una “scoperta” che entra nel solco di molte altre. La dieta mediterranea detiene parecchie proprietà curative. E da uno studio italiano emerge ora in particolare che le nostre spezie, in primis il basilico e il prezzemolo, costituiscono veri e propri “anti-batterici naturali”

È una “scoperta” che entra nel solco di molte altre. La dieta mediterranea detiene parecchie proprietà curative. E da uno studio italiano emerge ora in particolare che le nostre spezie, in primis il basilico e il prezzemolo, costituiscono veri e propri “anti-batterici naturali”. Lo si legge sulla rivista scientifica “Microbial Pathogenesis”, e scaturisce da una collaborazione tra l’Università di Pisa e due istituti tunisini, l’Università di Monastir e il Water Research and Technologies Center.

Sono state confrontate le proprietà antimicrobiche presenti negli oli essenziali delle due piante aromatiche, l’ocimum basilicum e il petroselinum crispum, rispetto a 41 agenti patogeni del genere “vibrio” isolati dall’acqua di mare o frutti di mare (crudi). Ebbene, entrambi (e il basilico con un pochino di efficacia in più) si sono rivelati capaci di inibire la crescita dei micro-organismi coltivati in vitro, e su 18 ceppi riuscivano inoltre a disgregarli.

Da precisare che l’esperimento è stato condotto tramite una specifica procedura per la produzione degli oli, sicché per riprodurne i medesimi effetti si tratterebbe si ripetere tale “protocollo colturale”. Detto questo, l’indicazione è piuttosto chiara e lampante, e va ad aggiungersi ad altri benefici accertati sulle due piante.

Il basilico è ricco di sostanze “utili”, quali fibre, proteine, zuccheri, minerali (quali calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese rame, potassio, sodio e zinco), e vitamine. Ed è un insieme che assicura proprietà digestive, antispasmodiche, carminative e antisettiche. Il prezzemolo risulta indicato come antidoto ai segni dell’invecchiamento e anche ad alcune forme tumorali, grazie in particolare alla forte presenza di flavonoidi. E’ inoltre ricco di carboidrati, proteine, fibre, zuccheri, vitamine e aminoacidi.

Si tratta di qualità e novità alle quali si aggiungono ulteriori segnali che premiano la dieta mediterranea. L’ultimo arriva da una ricerca portoghese discussa al 120mo congresso dell’American Academy of Ophthalmology. Riferisce delle virtù terapeutiche della dieta mediterranea per prevenire la degenerazione maculare, una patologia diffusa con l’avanzare dell’età, che porta a conseguenze fino alla cecità. Ebbene, dallo studio compiuto su quasi novecento partecipanti emerge che seguire quella dieta, e in particolare mangiare molta frutta, riduce di un terzo il rischio di ammalarvisi. L’ennesima conferma di quanto faccia bene il nostro cibo. E di quanto sia grave l'ultimo allarme lanciato dal Censis sul peggioramento dell'alimentazione degli italiani in ragione delle difficoltà economiche.

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