Gli eccessi non vanno bene in gravidanza, ma questo riguarda anche i consigli. Alcuni ginecologi, specie tra i più giovani, coltivano una legittima preoccupazione quando vedono il peso delle loro pazienti crescere troppo. Il sovrappeso di certo non va bene, per la loro salute come per quella dei nascituri. C’è però un margine, legato alle esigenze fisiologiche della gestante – specie se piuttosto magra in partenza – e c’è poi qualcos’altro: vale anche e soprattutto il contrario. Le donne incinta hanno bisogno di nutrirsi, e se non lo fanno abbastanza rischiano di recare danno al bebè in arrivo.
Lo documenta uno studio multidisciplinare americano, condotto dalle Università del Texas e del Wyoming e pubblicato sul Journal of Physiology, incentrato soprattutto sulle possibili conseguenze cardiovascolari delle carenze nutritive.
E’ stato esaminato, tramite risonanza magnetica, il cuore dei babbuini, quel che imita più da vicino l’assetto umano, esaminando in particolare quelli le cui madri avevano mangiato il 30% in meno rispetto alla media. Ebbene, costoro mostravano con evidenza segni di quella ridotta funzione cardiaca che solitamente si riscontra in età avanzata. All’età di cinque anni, che corrispondono ai vent’anni degli umani, la struttura e funzione cardiaca risultavano già compromesse, con valori che oltretutto sono solitamente forieri di altre patologie come il diabete e l’ipertensione.
Di questi giorni anche la pubblicazione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità circa le nuove “raccomandazioni” da seguire per le gestanti. Addirittura 49 punti, aggiornati rispetto ai consigli precedenti in risposta al numero eccessivo di tragedie nel mondo. Oltre 300mila i decessi delle donne l’anno a causa della gravidanza, oltre 5 milioni i bimbi nati morti o deceduti nel primo mese di vita.
Dall’Oms si auspica l’incremento delle visite mediche, raddoppiando il minimo ad almeno otto. E poi ci sono mille altri consigli, anche sull’alimentazione. L’indicazione di fondo è però, a ben vedere, abbastanza generica, incentrata su una dieta sana e variegata e sull’imperativo del ferro e dell’acido folico. Il resto, anche per i vertici sanitari mondiali, si riduce in una semplice frase: le donne, e le vite che portano in grembo, hanno bisogno di nutrirsi, e per bene, senza troppi paletti.