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Alla già lunghissima lista di effetti collaterali di una dieta ricca di sale se ne aggiunge un altro che può compromettere le nostre difese naturali. Uno studio condotto dal Policlinico universitario di Bonn ha scoperto che troppo sale a tavola può compromettere il funzionamento del sistema immunitarie e, quindi, riduce la possibilità di contrastare efficacemente le infezioni batteriche. I risultati, pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine, suggeriscono un altro valido motivo per limitare il consumo di sale a tavola.

 Lo studio è stato condotto su un gruppo di topolini, alimentati per una settimana con una dieta eccessivamente ricca di sale e poi successivamente infettati con “Listeria”, un batterio patogeno spesso associato a intossicazioni alimentari. Ebbene, i ricercatori hanno scoperto che con la dieta ricca di sale i granulociti, le “cellule spazzine” adibite a ripulire l’organismo dai batteri patogeni, funzionano meno negli animali coinvolti nello studio. Non solo. Gli scienziati hanno scoperto che gli organi dei topolini contenevano quantità elevatissime del batterio, perché, appunto, i granulociti non ce la fanno a smaltire l’accumulo del patogeno. Successivamente gli studiosi hanno provato a verificare se quello che hanno scoperto negli animali può valere anche negli esseri umani. Hanno così dato a un gruppo di volontari sei grammi in più di sale al giorno e dopo una settimana hanno eseguito prelievi di sangue e raccolto i granulociti dei partecipanti. Ebbene, granulociti sono risultati meno capaci di contrastare i batteri. Inoltre, gli scienziati hanno visto che l’eccesso di sale ha aumentato nei volontari la quantità di “corticosteroidi”, molecole come il cortisone che sopprimono il sistema immunitario.

In pratica, lo studio ha dimostrato che bastano 6 grammi di sale in più al dì, pari ad esempio alla quantità di sale contenuto in due hamburger più due porzioni di patatine fritte, per mandare in tilt il nostro sistema di difesa naturale. “Sappiamo che troppo sale è pericoloso per il sistema cardiovascolare e aumenta la pressione del sangue”, spiega Christian Kurts, uno degli autori della ricerca. “Il nostro studio aggiunge anche un altro valido motivo per limitare i consumi di sale”, aggiunge. L’Organizzazione Mondiale della Salute raccomanda di non eccedere nei consumi di sale oltre i 5 grammi al giorno, pari a un cucchiaino da tè raso, ma nei paesi occidentali se ne consuma in media di più. Il nuovo studio tedesco non fa che quindi aggiungere un altra buona ragione per non eccedere con il sale.

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