Qualche mese fa se ne è parlato diffusamente sui media perchè ha colpito la figlia piccola di Fedez e Ferragnez, ma il virus respiratorio sinciziale (RSV) è uno storico nemico dei bambini molto piccoli. Tanto che un nuovo studio pubblicato su The Lancet stima che l’infezione acuta delle basse vie respiratorie attribuibile a RSV sia stata responsabile di oltre 100.000 decessi in bambini sotto i cinque anni in tutto il mondo nel 2019. Lo studio è il primo a esaminare le conseguenze della malattia da RSV in fasce di età specifiche, riportando anche che ci sono stati oltre 45.000 decessi in bambini di età inferiore ai sei mesi nel 2019, con uno su cinque dei casi globali totali di RSV che si sono verificati in questa fascia di età.
“RSV è la causa predominante di infezione acuta delle basse vie respiratorie nei bambini piccoli - dice Harish Nair, coautore dell’articolo, dell’Università di Edimburgo - e le nostre stime aggiornate rivelano che i bambini di sei mesi e più giovani sono particolarmente vulnerabili, soprattutto dato che i casi sono in aumento con l’allentamento delle restrizioni Covid
-19 in tutto il mondo e col fatto che la maggior parte dei bambini nati negli ultimi 2 anni non sono mai stati esposti a RSV e quindi non hanno immunità contro questo virus”. I risultati di questo nuovo studio sono sostanzialmente coerenti con le stime precedenti di uno studio del 2015, che collocava il numero di casi annuali di RSV nei bambini fino a cinque anni a 33,1 milioni, con un totale di 118.200 decessi complessivi. Tuttavia, questi calcoli aggiornati della mortalità da RSV a livello globale, regionale e nazionale per l’anno 2019 includono modelli di dati provenienti da oltre cento nuovi studi, consentendo ai ricercatori di fornire stime per gruppi di età più ristretti, compresi quello che include bambini da 28 giorni a sei mesi, che è nota per essere la fascia di età con il più alto tasso di mortalità per RSV.