Un sorriso finto è meglio di nulla. Almeno secondo uno studio internazionale, a cui hanno preso parte due italiani dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Human Behavior, indicano che mimare un sorriso alzando gli angoli della bocca, contraendo le guance e socchiudendo gli occhi influenzerebbe la nostra esperienza emotiva in positivo. La ricerca costituisce il più recente tassello nella comprensione delle emozioni umane.
Gli psicologi non sono ancora certi sulle origini delle emozioni. Secondo una teoria la nostra esperienza consapevole delle emozioni deriverebbe dalle sensazioni del nostro corpo. Il ruolo delle espressioni facciali ha fornito evidenze in questo senso, ma alcuni esperimenti recenti l’hanno messa in dubbio. Gli scienziati hanno quindi deciso di progettare un esperimento per chiarire la questione, lanciando la Many Smiles Collaboration, unendo scienziati che già studiavano questi aspetti ad altri fino a quel momento osservatori esterni. L’esperimento ha messo in campo tre tecniche per attivare la muscolatura del sorriso. Ad un terzo dei partecipanti è stato chiesto di usare il metodo della penna tra i denti, un altro terzo di imitare l’espressione di attori sorridenti in foto, mentre ai restanti sono state date istruzioni su come avvicinare gli angoli della bocca alle orecchie e alzare le guance usando solo i muscoli facciali.
Per ogni gruppo, metà partecipanti hanno svolto il compito guardando immagini divertenti, mentre gli altri avevano davanti uno schermo vuoto. A tutti è stato anche poi chiesto di mantenere un’espressione neutra. La ricerca ha riguardato 3.878 partecipanti da 19 paesi. I risultati hanno mostrato un aumento di felicità per chi imitava le foto sorridenti e chi impostava il sorriso come da istruzioni, mentre la tecnica della penna tra i denti non ha suscitato cambi di umore significativi. Secondo i ricercatori, questa tecnica si è dimostrata inefficace nel ricreare un'espressione simile al sorriso. L’esperimento supporta quindi la teoria che le emozioni che percepiamo siano in qualche modo e almeno parzialmente legate ai movimenti dei muscoli e altre sensazioni fisiche. Impostare un sorriso finto, quindi, potrebbe renderci più felici.