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L’accumulo di grassi nei muscoli aumenta il rischio di sviluppare problemi cardiaci, indipendentemente dall’indice di massa corporea. Questo è quanto emerso da uno studio condotto dagli scienziati del Cardiac Stress Laboratory presso il Brigham and Women’s Hospital e dell’Harvard Medical School di Boston. I risultati sono stati pubblicati sull’European Heart Journal. Il team di ricerca, guidato dalla scienziata Viviany Taqueti, si è concentrato sugli effetti del grasso intramuscolare sulle malattie cardiache. I risultati, commentano gli autori, si aggiungono al corpus di evidenze secondo cui i parametri attualmente utilizzati, come la circonferenza della vita e l’indice di massa corporea, non sono adeguati a valutare con precisione il rischio di eventi cardiovascolari.

Il gruppo di ricerca ha analizzato diversi tipi di grasso intramuscolare per capire come la composizione corporea possa influenzare i piccoli vasi sanguigni e il rischio di insufficienza cardiaca, infarto e morte. Nell’ambito dello studio, gli autori hanno incluso 669 persone, che si erano recate al Brigham and Women’s Hospital per dolore al petto e/o mancanza di respiro. I pazienti, che avevano un’età media di 63 anni, non presentavano prove di malattie coronariche ostruttive, e sono stati sottoposti a PET per valutare la funzione cardiaca.

I partecipanti sono stati seguiti per circa sei anni. Le persone con maggiori quantità di grasso immagazzinato nei muscoli, rivelano gli studiosi, correvano un rischio più elevato di morire o essere ricoverati a causa di malattie cardiache. In particolare, per ogni aumento di un punto percentuale della frazione muscolare grassa, il pericolo di malattie cardiovascolari cresceva del due per cento. “Il grasso intramuscolare – sostiene Taqueti – può contribuire all’infiammazione e al metabolismo alterato del glucosio, portando alla resistenza all’insulina e alla sindrome metabolica. Queste informazioni ci offrono un modo alternativo per identificare i soggetti a maggior rischio di eventi cardiaci, indipendentemente dal loro indice di massa corporea”.

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