Un'azienda biotecnologica giapponese, la Hirotsu Bio Science, afferma di aver sviluppato il primo test di screening precoce al mondo per il cancro al pancreas che utilizza il potente fiuto di minuscoli vermi. Il test si chiama "N-NOSE plus Pancreas" e attualmente viene venduto in Giappone direttamente alle persone. Ora l'obiettivo dell'azienda giapponese è quello di portare questo innovativo esame negli Stati Uniti entro il 2023.
La procedura – descritta in un redazionale pubblicato su Nature prevede che le persone inviino un campione di urina attraverso una speciale busta postale a un laboratorio, dove viene messo in una capsula di Petri tra tanti piccoli nematodi. Secondo l'azienda giapponese, queste creature, conosciute scientificamente come C. elegans, hanno un senso dell'olfatto molto più potente dei cani e sono in grado di fiutare le cellule tumorali. Sembra quindi che questi vermi lunghi 1 millimetro possano essere considerati un potente strumento di screening, almeno secondo il fondatore e amministratore delegato dell'azienda, Takaaki Hirotsu, che li studia da ben 28 anni. “Quello che è molto importante con la diagnosi precoce del cancro e di questo tipo di malattie è essere in grado di individuare tracce minime”, ha spiegato Hirotsu alla Reuters. “E quando si arriva a questo, penso che le macchine non abbiano alcuna possibilità contro le capacità degli organismi viventi”, ha aggiunto.
Hirotsu Bio ha lanciato il suo primo test nel gennaio 2020 e dai risultati è emerso che ha una buomna capacità di stabilire se una persona ha un alto rischio di cancro o meno. La procedura è stata testata su circa 300.000 persone e, tra queste, circa il 5-6 per cento ha scoperto di essere a rischio elevato di cancro al pancreas. Nell'ultima versione, la società ha modificato il codice genetico dei nematodi in modo che nuotassero lontano dai campioni di cancro al pancreas. Hirotsu Bio ha iniziato con il cancro al pancreas a causa della sua difficoltà nella diagnosi e della velocità di progressione. Nei prossimi anni, l'azienda prevede di lanciare test mirati anche per il cancro al fegato, nonché per il cancro al collo dell'utero e al seno.