La carne e i latticini celano un “ingrediente” prezioso in grado di “potenziare” l’effetto dei trattamenti immunoterapici contro il cancro. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori della University of Chicago in uno studio pubblicato sulla rivista Nature, che è stato rilanciato in occasione di due maxi-eventi internazionali Immunotherapy Bridge e Melanoma Bridge, tenuti a Napoli.
“Sono sempre più numerose le evidenze scientifiche che legano l’alimentazione alla risposta all’immunoterapia”, commenta Paolo Ascierto, direttore SC Oncologia Medica Melanoma Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli (inserire affiliazione gradita rispetto agli eventi). “Il merito dei colleghi dell’Università di Chicago – continua Ascierto – è quello di essersi concentrati solo sui nutrienti e sui metaboliti derivati dal cibo, trovandone uno in particolare, lo TVA, che miglioral’immunità antitumorale: i pazienti con livelli più elevati di TVA circolante nel sangue hanno risposto meglio all’immunoterapia, suggerendo che lo TVA potrebbe integrare i trattamenti clinici per il cancro”.
Nello studio i ricercatori hanno analizzato 700 noti metaboliti che provengono dal cibo e hanno assemblato una “libreria” di 235 molecole bioattive derivate da nutrienti. Successivamente hanno esaminato questi composti per valutare la loro capacità di influenzare l’immunità antitumorale attivando le cellule T CD8+, fondamentali per uccidere le cellule cancerose o infette da virus, registrando i risultati ottenuti dal TVA. “Attenzione però - precisa Ascierto - lo studio non indica di eccedere nel consumo di carne rossa e latticini. Piuttosto i risultati suggeriscono che lo TVA potrebbe essere utilizzato come supplemento alimentare per contribuire ad aumentare l’efficacia dei trattamenti immunoterapici, anche se è importante determinare la quantità ottimale del nutriente stesso da assumere. Ciò che conta infatti - conclude – è il nutriente TVA e la sua eventuale assunzione nelle dosi giuste, non la sua fonte (carne e latticini)”.