Le “Giornate”, specie quelle “Mondiali”, si compongono perlopiù di convegni, eventi pubblici e campagne di comunicazione. Sono ricorrenze, orientate a sensibilizzare su un tema o l’altro. Decisamente ben diverso il caso della Giornata della Raccolta del Farmaco che, tra professionisti, aziende, istituzioni e associazioni, ha silenziosamente mobilitato un’impressionante e concreta macchina di solidarietà.
In un giorno, il 13 febbraio, nella sua sedicesima edizione, sono stati donati ai cittadini bisognosi oltre 350mila medicinali. Le farmacie che si sono prestate alla raccolta sono state ben 3681 in 1200 municipi di 97 province, con l’ausilio di 14mila volontari. “Ancora una volta gli italiani - sottolinea Paolo Gradnik, presidente dell’Onlus Banco Farmaceutico - hanno dimostrato di avere un grande cuore e una sensibilità unica nei confronti di chi si trova in difficoltà e non si può curare”.
La solidarietà non si esaurisce nella Giornata. Si può donare sempre, e lo si può fare anche con un’app scaricabile dal sito della Fondazione. Il Banco coordina la raccolta per una rete di ben 1638 enti caritativi che cercano quotidianamente di assistere centinaia di migliaia di indigenti, il cui fabbisogno è stimato negli ultimi anni in costante crescita in relazione alla crisi e all’invecchiamento della popolazione.
Donare nell’ambito della salute è per definizione il più nobile dei gesti. “L’accesso ai farmaci è un diritto umano”, titolava un evento organizzato dal Ministero della Salute e l’Agenzia Italiana del Farmaco per un’altra Giornata, quella dedicata il mese scorso a migranti e rifugiati per potenziarne la cura nonché la loro informazione, anche tramite un’apposita sezione in inglese presso il sito dell’Aifa.
Alla povertà sanitaria si accompagna infatti anche la difficoltà a informarsi, oltre a gravi lacune nell’appropriatezza e nell’aderenza del percorso terapeutico. Il nodo dei costi è dunque cruciale. Le recenti campagne lanciate dalle stesse istituzioni in favore dell’equivalente sono parte della soluzione.