La tecnologia su cui si basano i principali vaccini anti-Covid, basata sull'RNA messaggero, è stata utilizzata per mettere a punto un nuovo vaccino contro la malaria. Gli studi preliminari condotti sugli animali hanno dimostrato che il vaccino è in grado di indirizzare e stimolare efficacemente le risposte immunitarie delle cellule contro il parassita malarico, il Plasmodium. Lo studio è stato condotto dalla Victoria University ed è stato pubblicato sulla rivista Nature Immunology. "Siamo stati in grado di progettare e convalidare un esempio di vaccino a mRNA che funziona generando cellule di memoria residenti nel fegato in un modello animale", spiegano i ricercatori.
Dopo la pandemia i casi di diabete di tipo 1 nei bambini e negli adolescenti sono aumentati tantissimo e non sappiamo ancora il perché. Uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Network Open, che ha analizzato i dati di oltre 38mila giovani provenienti da diverse parti del mondo, ha rilevato che nel primo anno di pandemia, nel 2020, l’incidenza del diabete di tipo 1 nelle persone con un’età inferiore ai 19 anni è aumentata del il 14%. Nel 2021, invece, l’incidenza della malattia è cresciuta ulteriormente arrivando a un +27% rispetto al 2019.
Come agenti infiltrati, le cellule leucemiche sono in grado di allearsi con alcune cellule sane dal sangue che, come se fossero loro complici, le aiutano a proliferare e le difendono dalle terapie. In pratica le cellule malate possono contare su un microambiente tumorale che le protegge e fa loro da scudo. Per contrastare questo fenomeno - che si verifica in particolare nella leucemia mieloide acuta - i ricercatori della Fondazione Tettamanti hanno sviluppato in laboratorio una versione geneticamente modificata dei linfociti T, il tipo di globuli bianchi che ha specifiche funzioni difensive, dotandoli di due differenti proteine capaci di intercettare e interagire con altre due proteine che si trovano rispettivamente sulla superficie delle cellule leucemiche (il marcatore CD33) e sulle MCS (il marcatore CD146). Le seconde offrono protezione alle prime. Le cellule così modificate sono in grado di riconoscere e aggredire sia le cellule leucemiche, sia la particolare categoria di cellule sane che le protegge, ovvero le mesenchimali stromali (MSC). I dati, pubblicati sulla rivista Frontiers in Immunology, derivano da esperimenti con cellule in coltura sostenuti dalla Fondazione AIRC. I linfociti T utilizzati nello studio sono cellule CAR-CIK: se nella terapia CAR-T i linfociti T sono prelevati dai pazienti e modificati, con le CAR-CIK i linfociti T sono estratti dal sangue di un donatore, con un processo più semplice e meno costoso.
Nell'estate del 2022 il caldo ha fatto più di 61mila morti in Europa, 18mila solo in Italia, primo paese per numero di vittime. Questa è l'impressionante stima emersa da un'analisi epidemiologica dell'Istituto di Barcellona per la salute globale, un centro sostenuto dalla Fondazione, la Caixa, in collaborazione con l'Istituto nazionale della sanità francese, pubblicata sulla rivista Nature Medicine. Precisamente lo studio ha stimato 61.672, morti attribuibili al caldo, tra il 30 maggio e il 4 settembre 2022, con un aumento del 63% delle morti dovute al caldo nelle donne.
Ci sono professioni che possono aumentare le probabilità che una donna sviluppi un tumore alle ovaie. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Montréal in Canada in uno studio pubblicato sulla rivista Occupational & Environmental Medicine.
L’acido ellagico, un polifenolo naturale presente nella frutta e nella verdura come noci, frutti di bosco, lamponi, uva, melagrana, pistacchi e anacardi, è capace di inibire la formazione di biofilm, una “protezione” che permette ai microorganismi, inclusi quelli patogeni, di sopravvivere in situazioni non ottimali. A scoprirlo è uno studio finanziato dal progetto GSA-IDEA (Progetto Grandi Sfide di Ateneo), che ha coinvolto un team di ricercatori dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con ricercatori svizzeri afferenti all'Institute for Research in Biomedicine, Università della Svizzera Italiana (Bellinzona). I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Pharmaceutics.
Cresce l’impatto delle malattie respiratorie: oltre 6.4 milioni di prematuri decessi annuali e un costo complessivo di oltre 600 miliardi di euro in Europa. In Italia, per le malattie respiratorie, sono stati identificati costi diretti e indiretti pari a 45,7 miliardi di euro che includono assistenza medica, perdita di giornate lavorative, diminuzione della produttività e consumo di farmaci e ossigeno. L’International Respiratory Coalition, una coalizione di operatori sanitari, pazienti e partner del settore, guidata dalla European Respiratory Society (ERS), ha pubblicato un manifesto per portare all’attenzione della società e delle istituzioni le problematiche legate alla salute respiratoria.
Nuove prospettive per il trattamento dell’insufficienza valvolare mitralica grazie alla chirurgia mininvasiva: per la prima volta in Europa, è stata impiantata una nuova protesi mitralica percutanea. I primi interventi all’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in collaborazione con un team internazionale israeliano-americano, nel contesto di uno studio internazionale che coinvolge Mayo Clinic e Ohio Health negli Stati Uniti. In sala Antonio Colombo, senior consultant in Humanitas; Bernhard Reimers, responsabile della Cardiologia Clinica, Interventistica e UCC in Humanitas; Antonio Mangieri e Damiano Regazzoli, cardiologi interventisti di Humanitas. “Da subito è stato riscontrato un miglioramento della funzionalità cardiaca dei pazienti – spiega Reimers – confermato al follow-up a distanza di 3 mesi».
Piccole smorfie del volto, perfino un sorriso. Sono questi i segni più evidenti di miglioramento dello stato neurologico raggiunto da tre bambini in stato vegetativo dopo arresto cardiaco extra-ospedaliero (ACEO), dopo esser stati sottoposti ad una terapia combinata al Policlinico Gemelli di Roma. In uno studio pubblicato sulla rivista Biology Direct, il nuovo trattamento combinato con Nerve Growth Factor ricombinante umano, somministrato per via intranasale insieme alle stimolazioni elettriche transcraniche a corrente continua (tDCS), ha prodotto risultati molto importanti.
Leggere 12 ore alla settimana sin da piccolissimi, quindi già dopo i primi anni di vita, migliora lo sviluppo della struttura cerebrale. Lo dimostra uno studio coordinato dell’Università di Cambridge e Warwick, nel Regno Unito e della Fudan University di Shanghai, in Cina, pubblicato sulla rivista Psychological Medicine. La ricerca, condotta su oltre 10.000 giovani adolescenti statunitensi, mostra che i bambini "lettori" tendono a ottenere risultati migliori nei test cognitivi e a godere di una migliore salute mentale quando entrano nell’adolescenza.
Un gruppo di ricercatori spagnoli ha creato un utero artificiale per i neonati estremamente prematuri. I test sugli animali hanno permesso di tenere in vita i feti per 12 giorni. Il loro prototipo di placenta artificiale ricrea un ambiente protettivo con un contenitore traslucido fatto di materiale biocompatibile all’interno del quale i polmoni, l’intestino e il cervello del feto possono continuare a svilupparsi. È collegato a un sistema di circolazione del liquido amniotico che mantiene il feto isolato dagli stimoli esterni ma accessibile per controlli e monitoraggio ecografici.
Una variante genetica sembra essere alla base delle forme di sclerosi multipla che hanno una progressione più rapida, privando i pazienti della loro mobilità e indipendenza. A individuarla per la prima volta è stato uno studio multicentrico internazionale, a cui hanno collaborato in Italia l’Università del Piemonte Orientale, l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, l’Università degli Studi di Milano, la Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e l’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, condotto su oltre 22.000 pazienti. La sclerosi multipla è il risultato dell’azione del sistema immunitario che attacca erroneamente cervello e midollo spinale provocando degenerazione a lungo termine e accumulo di disabilità. Nonostante lo sviluppo di trattamenti efficaci per le ricadute, nessuno può prevenire in modo affidabile l’accumulo di disabilità.
Ben presto la spesa potrebbe salvarci la vita. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Liverpool John Moores, Regno Unito, ha messo a punto carrelli della spesa “intelligenti” in grado di diagnosticare l’aritmia atriale fibrillare, che può quindi essere trattata per prevenire ictus invalidanti o fatali. La ricerca è stata presentata presso l’ACNAP 2023, congresso scientifico della Società Europea di Cardiologia (ESC). “Questo studio mostra che è possibile effettuare controlli sanitari per le masse senza interrompere le routine quotidiane”, spiega l’autore dello studio, Ian Jones dell’Università di Liverpool John Moores, Regno Unito.
Non sono necessari livelli elevati di inquinamento atmosferico per subirne gli effetti negativi sulla salute. Anche a livelli ritenuti sicuri dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) degli Stati Uniti, l'inquinamento può alterare lo sviluppo a lungo termine della funzione cerebrale negli adolescenti. A lanciare l’allarme è una ricerca della Keck School of Medicine della University of Southern California, pubblicata sulla rivista Environment International. Nello studio i ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti da scansioni cerebrali di oltre 9mila partecipanti allo studio Adolescent Brain Cognitive Development (ABCD), il più grande studio nazionale sulla salute cerebrale dei giovani.
Si chiama FeverPhone ed è una nuova app in grado di trasformare uno smartphone in un termometro che misura la temperatura corporea. Messa a punto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Washington, potrebbe rendere un oggetto di uso così comune, lo smartphone, in uno strumento utile per la salute, individuale e pubblica. Una tecnologia, descritta sulla rivista Proceedings of the ACM on Interactive, Mobile, Wearable and Ubiquitous Technologies, che ci avrebbe fatto un gran comodo durante la pandemia.
Le patatine fritte non sono dannose a prescindere: basta selezionare quelle giuste da friggere. A scoprirlo è uno studio condotto da un gruppo di scienziati dell’Istituto di ricerca norvegese SINTEF che ha trovato la chiave per rendere questo prelibato snack più salutare di quanto lo sia oggi: ridurre l’acrilammide, la sostanza chimica che si forma quando i cibi ricchi di amido, come patate e pane, vengono cotti ad alte temperature.
Un tipo unico di fibra muscolare che si trova nei muscoli extra oculari ha dimostrato di essere resistente alla Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e ha dimostrato di aumentare anche in proporzione per compensare quando altri tipi di fibre muscolari diminuiscono. Questo è quanto emerso da una ricerca condotta dall’Università di Umeå e dall’Ospedale Universitario di Umeå, in Svezia. La scoperta, pubblicata sulla rivista Investigative Ophtalmology & Visual Science, offre nuove speranze per trovare strategie terapeutiche in grado di rallentare la temuta malattia.
La privazione di sonno può essere d'aiuto per chi soffre di depressione, purché non se ne “abusi”. Basta infatti una notte insonne per ridurre i sintomi della malattia. Mentre la perdita di sonno, anche solo una volta alla settimana, provoca uno stato d'animo negativo nelle persone sane. A scoprirlo è stato uno studio internazionale condotto da diverse università, tra cui la Shanghai International Studies University, la Università della Pennsylvania e la Facoltà di Medicina della Indiana University. I risultati, pubblicati sulla rivista PNAS, apre la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti contro l'insonnia.
Un dispositivo portatile in grado di effettuare una stimolazione personalizzata contro l'acufene. È quello messo a punto e successivamente testato da un gruppo di ricercatori del Kresge Hearing Research Institute dell’Università del Michigan in uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Network Open. Lo studio clinico randomizzato in doppio cieco ha reclutato 99 individui con acufene somatico, una forma in cui movimenti come stringere la mascella o applicare pressione sulla fronte provocano un notevole cambiamento nel tono o nel volume delle suoni vissuti. Quasi il 70% di chi soffre di acufene ha la forma somatica.
Un ingrediente contenuto in moltissime bevande energetiche, la taurina, sarebbe in grado di rallentare il processo di invecchiamento e promuovere una longevità sana. A dimostrarlo è uno studio condotto dalla Columbia University di New York e pubblicato sulla rivista Science. Gli scienziati hanno osservato che i livelli di taurina, macronutriente prodotto naturalmente nell’organismo, diminuiscono sostanzialmente con l’età e che quando si riesce a riportarli a valori “giovanili” si può migliorare sia la salute che la longevità. O almeno è stato così sui topi e sulle scimmie utilizzati nella ricerca.