Più si è istruiti e più lentamente si invecchia. A scoprire questo legame è uno studio della Mailman School of Public Health e del Robert N. Butler Columbia Aging Center della Columbia University, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista JAMA Network Open. I ricercatori si sono basati sui dati del Framingham Heart Study, uno studio osservazionale in corso iniziato nel 1948 e che attualmente copre tre generazioni. L’analisi della Columbia è la prima a collegare il livello di istruzione scolastica con il ritmo dell’invecchiamento biologico e della mortalità.
Nel nostro paese ci sono 4 milioni di persone che soffrono di acufene, un disturbo che si manifesta con la percezione di suoni e rumori che in realtà non esistono. Non c’è una cura definitiva per questa patologia che può avere un impatto devastante sulla qualità della vita. C'è però una nuova notizia: è in arrivo una nuova terapia in grado di migliorare la vita delle “vittime” dei rumori “fantasma”. Si tratta di Acufree ed è la prima “terapia multimodale sincrona” per gli acufeni, in quanto usa tre elementi attivi in contemporanea.
Anche per il paziente con problemi di linguaggio il caregiver è un pilastro fondamentale. Dei 3 milioni in Italia che assistono molti pazienti, circa un terzo si occupa proprio di supportare coloro che seguono cure logopediche. A riconoscerne il ruolo cruciale è la Federazione dei Logopedisti Italiani (FLI), secondo cui i caregiver possono contribuire alla prevenzione e rieducazione dei disturbi della comunicazione e della deglutizione e sono anche un “ponte comunicazionale” anche nell’interazione con persone con demenze e afasia, potendo agire tramite l’utilizzo di approcci codificati come il Communication Partner Training o la Comunicazione Aumentativa Alternativa, condividendo azioni e strategie con familiari, amici e altri professionisti.
Terapie personalizzate costruite “su misura”" dei piccoli pazienti con neuroblastoma, il tumore più comune in età pediatrica. È questo l’obiettivo di PREME, il primo protocollo prospettico multicentrico italiano di medicina di precisione focalizzato su questa forma di cancro. Guidato e finanziato dall’Istituto Giannina Gaslini di Genova, vanta la collaborazione di altri rinomati istituti di ricerca. Il progetto, co-finanziato dalla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma e dall’associazione OPEN (Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma), è nato nel 2019 e dal 2022 è diventato un vero protocollo clinico.
Uno studio internazionale ha svelato, per la prima volta, il meccanismo di sopravvivenza e progressione del tumore al pancreas in assenza di nutrienti. Il lavoro ha coinvolto diversi centri italiani, tra cui l'Università Sapienza di Roma, e i risultati, pubblicati sulla rivista Nature Signal Transduction and Targeted Therapy, aprono la strada a nuovi approcci terapeutici. Da un punto di vista biologico, le cellule tumorali sono continuamente sottoposte a stress: il loro microambiente infatti è povero di ossigeno e soprattutto povero di nutrienti. Questo è particolarmente vero per il tumore del pancreas, una delle forme di cancro più temibili, spesso resistente ai trattamenti. Come questo tumore sia in grado di mantenere un alto tasso di proliferazione in carenza di nutrienti è ancora ignoto.
Sarebbero circa 238mila i decessi per inquinamento atmosferico che potrebbero essere evitati ogni anno se i paesi dell’Unione Europa rispettassero effettivamente le linee guida sulla qualità dell'aria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). E più di 400.000 vite potrebbero essere salvate se si riuscisse a eliminare completamente l’inquinamento atmosferico da particelle. Questo è quanto emerge da un’analisi condotta dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, diffusa a pochi giorni di distanza dall’approvazione del Consiglio dell’UE di una nuova direttiva mirata alla riduzione dell’inquinamento atmosferico entro il 2030.
Un innovativo nanovettore, un nanogel, è in grado di somministrare farmaci antinfiammatori in modo mirato nelle cellule gliali coinvolte attivamente nell’evoluzione della lesione al midollo spinale, una condizione che porta a paraplegia o tetraplegia. A svilupparlo uno studio pubblicato sulla rivista Advanced Materials, condotto dai ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Effettuato al Centro Cardiologico Monzino il primo intervento in Italia di sostituzione via catetere della valvola tricuspide: senza aprire il torace e senza fermare il cuore. È una notizia straordinaria per i pazienti con insufficienza tricuspidale che, pur avendo una malattia invalidante e ad alto rischio di mortalità, fino a ieri non ricevevano cure adeguate o addirittura non venivano trattati del tutto, motivo per cui la tricuspide è chiamata anche “valvola dimenticata”.
I programmi di gestione del diabete, non solo offrono un maggior controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2, ma hanno anche un effetto protettivo in termini di riduzione del rischio di sviluppare demenza. A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open e condotto su un periodo di 8 anni a Hong Kong, e che ha coinvolto 55.618 partecipanti.
Le persone a rischio diabete potrebbero prevenire la malattia seguendo una strategia semplice: consumare un cucchiaino di cannella due volte al giorno. A suggerirlo è uno studio dell’Università della California, Los Angeles, i cui risultati sono stati pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition. L'approccio suggerito dagli scienziati punta a evitare che le persone con pre-diabete di sviluppare il diabete di tipo 2, contenendo in questo modo quella che è stata definita una vera e propria epidemia. L’aumento dei casi di diabete di tipo 2 potrebbe essere dovuto in gran parte alle abitudini alimentari che prevedono un’alimentazione ricca di zuccheri e di alimenti raffinati.
Presto potremmo diagnosticare il cancro ovarico nelle fasi iniziali grazie a un semplice test delle urine. In combinazione con le informazioni raccolte attraverso il classico dosaggio di marcatori come il Ca-125 nel sangue, l'ecografia transvaginale e l'anamnesi familiare, il test potrebbe aiutare la diagnosi precoce di un tumore oggi difficile da individuare nelle primissime fasi. La ricerca è stata condotta da Joseph Reiner e colleghi della Virginia Commonwealth Universit ed è stata presentata in occasione del 68esimo meeting annuale della Biophysical Society, che si è tenuto a Philadelphia.
Un nuovo studio coordinato dalla Sapienza Università di Roma ha chiarito per la prima volta come il virus Epstein-Barr (EBV) usi una delle sue proteine per compromettere la risposta immunitaria delle cellule tumorali. I risultati del lavoro, pubblicati sulla rivista Blood, aprono la strada a nuove strategie terapeutiche per l’immunoterapia del cancro, ritenuta una delle strategie più promettenti per il trattamento dei tumori associati ai virus.
I ricercatori della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS hanno messo a punto una nuova tecnica per rallentare l’evoluzione della degenerazione maculare atrofica legata all’età. Le iniezioni sotto-retiniche di un prodotto derivato dal sangue di cordone ombelicale si sono dimostrate in grado di rallentare l’evoluzione di questa condizione, ancora orfana di trattamento e che può portare alla perdita della vista. La tecnica è stata descritta sulla rivista Opthalmology Science.
Una singola dose del vaccino Butantan-DV ha dimostrato di avere un’efficacia contro la dengue di quasi l’80%. Ad annunciarlo sono stati i ricercatori dell’Istituto Butantan di San Paolo, in Brasile, che lo hanno sviluppato, sul The New England Journal of Medicine. Nell’ambito dello studio clinico di Fase 3, il vaccino - che contiene versioni attenuate di tutti e quattro i sierotipi del virus della dengue - si è mostrato sicuro sia fra i partecipanti che hanno avuto la dengue sia fra quelli che non sono mai stati esposti al virus.
A partire dal 2026 la Nuova Zelanda bandirà l’uso di sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) nei cosmetici - dove vengono utilizzate per renderli più durevoli, spalmabili e resistenti all’acqua - diventando così tra i primi paesi al mondo a farlo. Stando a quanto riportato dal Guardian, l’Autorità per la Protezione dell’Ambiente (EPA) ha dichiarato di aver vietato l’uso dei PFAS nei cosmetici per proteggere le persone e l’ambiente e lavorerà con l’industria per gestire la transizione prima che i cambiamenti entrino in vigore.
Buone notizie per le persone afflitte da emicrania. Un anno di trattamento con anticorpi monoclonali anti-CGRP fa crollare la frequenza degli attacchi nella quasi totalità dei soggetti (91,3%). È il dato emerso da uno studio multicentrico a cui hanno partecipato ben 16 centri coordinati dall’IRCCS San Raffaele di Roma e pubblicato sulla rivista Journal of Neurology. “Il nostro studio è rivoluzionario per 3 aspetti”, spiega Piero Barbanti, coordinatore del gruppo di ricerca e direttore dell’Unità per la Cura e la Ricerca su Cefalee e Dolore dell’IRCCS San Raffaele, nonché responsabile del Registro Italiano dell’Emicrania.
Per quest'anno è previsto un aumento dell’incidenza e della mortalità per tumore al colon-retto tra i giovani adulti di 25-49 anni d'età. È quanto emerge dai risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Annals of Oncology, nel quale si prevedono i tassi di mortalità per tumore nell’Unione Europea (UE) e nel Regno Unito per il 2024. La crescita potrebbe dipendere da fattori di rischio quali sovrappeso e l’obesità. Ciononostante, la mortalità prevista per questo tipo di tumore risulta complessivamente in calo in tutta Europa.
Il cioccolato fondente potrebbe essere un prezioso alleato contro l’ipertensione arteriosa, cosiddetta “essenziale”, in quanto la causa è sconosciuta. A scoprirlo è stato uno studio dello Shaoxing People’s Hospital, in Cina, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports. Nello studio i ricercatori hanno adottato una tecnica chiamata randomizzazione mendeliana, una metodologia epidemiologica che prende il nome da Gregor Mendel.
Il diabete di tipo 2 può andare in remissione perdendo peso e, in generale, adottando uno stile di vita sano, riducendo significativamente il rischio di malattie cardiovascolari e renali. A scoprirlo è uno studio dell’Associazione europea per lo studio del diabete (EASD), pubblicato sulla rivista Diabetologia. Gli scienziati hanno esaminato le informazioni raccolte nell’ambito dell’indagine Look AHEAD, mirata a stabilire l’effetto di un cambiamento in positivo nello stile di vita di 5145 adulti di età compresa tra 45 e 76 con sovrappeso o obesità e affetti da diabete di tipo 2.
L’infertilità maschile potrebbe dipendere dall’assenza di un gene e della proteina che codifica. A rivelarlo è stata una ricerca condotta su topi dall’Università di Göteborg, i cui risultati potrebbero aprire la strada a nuovi trattamenti per la salute riproduttiva dell’uomo. Nello studio, i topi privati di uno specifico gene, che codifica per la proteina MC2, non sono stati in grado di generare prole perché la proteina in questione è necessaria per creare un collegamento funzionale tra la testa e la coda dello spermatozoo. “La connessione si trova nel ‘collo’ della testa dello spermatozoo e facilita il movimento e la funzione coordinata mentre lo spermatozoo nuota verso l’ovulo”, spiega Kexin Zhang, ricercatrice presso il Dipartimento di Chimica e Biologia Molecolare dell’Università di Göteborg. “Certo – continua – la coda e la testa si creano perfettamente senza questo collegamento, ma senza alcun risultato, perché non riescono a raggiungere il loro obiettivo”.