Dalla collaborazione tra Federconsumatori, ratiopharm, Simg, l'Ordine dei farmacisti e l'Azienda USL 9 di Grosseto nasce una campagnadi informazione sul tema del farmaco equivalente.
Da ottobre 2010 partiranno una serie di incontri di sensibilizzazione sul corretto utilizzo del farmaco, in particolare dei farmaci equivalenti, che si svolgeranno nella provincia di Grosseto il prossimo autunno.
L'obiettivo degli incontri è quello di dare una corretta informazione sui farmaci, in modo specifico sui farmaci equivalenti affinchè tutti i cittadini si avvicinino con maggiore fiducia all'utilizzo di questi farmaci, che a parità di efficacia e sicurezza garantiscono un risparmio per tutti.
Per questo motivo agli incontri prenderanno parte tutti coloro che sono coinvolti nella corretta gestione del farmaco:
- Le istituzioni sanitarie (SSN, Regioni, ASL,...) sono sempre impegnate nel garantire ai cittadini le migliori cure possibili a costi sostenibili, e forniscono indicazioni costanti agli operatori sanitari sul corretto utilizzo del farmaco e su come il maggior ricorso ai farmaci equivalenti sia in grado di liberare risorse da destinare a maggiori servizi sanitari e all'innovazione farmaceutica;
- I medici di medicina generale, da sempre i primi interlocutori dei cittadini in tema di sanità, hanno il compito di fornire ai propri pazienti la miglior cura possibile . Questo obiettivo è ora possibile raggiungerlo utilizzando il farmaco equivalente più appropriato e pertanto da loro deve partire un maggior ricorso a questo tipo di farmaci che consenta un risparmio a parità di efficacia terapeutica.
- I farmacisti, devono informare il paziente sulla disponibilità o meno del farmaco equivalente che ormai anche in Italia è in grado di curare molte delle patologie croniche. I farmacisti possono ora informare i cittadini dell'esistenza anche di farmaci di automedicazione equivalenti che permettono un considerevole risparmio ai cittadini, visto che sono farmaci non rimborsati dal SSN;
- Le aziende di farmaci equivalenti hanno il compito di produrre e commercializzare farmaci efficaci e sicuri ad un costo contenuto, in quanto non devono sostenere più le spese per la ricerca del principio attivo.
- I cittadini devono pertanto fidarsi del proprio medico e del farmacista, e possono richiedere direttamente a loro di essere curati con un farmaco equivalente, che a parità di efficacia consente un risparmio sensibile per tutte le famiglie. Negli altri paesi del mondo questo già succede da tantissimi anni.
Il primo incontro si svolgerà a Casteldelpiano (GR) venerdì 8 Ottobre, ma già altri comuni della provincia hanno dato il loro consenso ad ospitare questi incontri, di grande valore per la collettività.
Appuntamento dunque a Casteldelpiano venerdì 8 ottobre nel pomeriggio, presso la Sala Consiliare del Comune. L'incontro si svolge in collaborazione con il Centro Sociale "F. Arrighi" di Casteldelpiano.
Dall'indagine realizzata dal Censis nell'aprile 2010 su aspettative, opinioni e valutazioni dei cittadini sulla sanità, emerge che il medico dimedicna generale (i cui servizi sono per il 92% qualità buona o comunque sufficiente, inadeguata solo per l'8%) continua a rappresentare un elemento cardine del sistema sanitario e un referente di prossimità nel quale gli utenti ripongono grande fiducia.
Da una ricerca della Scuola Superiore di S. Anna di Pisa su "I cittadini liguri e i servizi sanitari" (2008) pubblicata da ARS Liguria, la valutazione del servizio dei MMG liguri (ascolto, tempo dedicato, coinvolgimento, comunicazione, fiducia, competenze professionali e valutazione complessiva) è positiva mediamente per l'80% dei cittadini interpellati.
I medici di famiglia pertanto costituiscono la spina dorsale delle cure primarie, cioè di quelle cure che vengono effettuate sul territorio, al di fuori dell'ospedale e che riguardano principalmente le aree della prevenzione, delle malattie croniche, della domiciliarità.
Per questo primo anno si è scelta la collaborazione con Federfarma perchè le farmacie sono il secondo pilastro del sistema territoriale delle cure primarie e lo testimonia la citata ricerca del CENSIS che le pone al vertice del gradimento dei cittadini.
Altro partner che partecipa all'iniziativa è ratiopharm, attraverso il coinvolgimento dei medici di famiglia e delle farmacie, con il progetto "dire fare cuore, un patto contro il rischio cardiovascolare".
Come si è svolta, dunque, la giornata del 21 settembre?
A partire dalle prime ore della mattinata, in Piazza De Ferrari in pieno centro a Genova, alcuni cittadini hanno cominciato a chiedere dove si sarebbe svolta la giornata sulla prevenzione del rischio cardiovascolare annunciata dalle farmacie di Genova e provincia, dal giornale Il Secolo XIX e dall'emittente televisiva 7 Gold (che tra l' altro ci ha intervistati nel corso della giornata).
Noi di ratiopharm e il dr. Brasesco, presidente di Simg Liguria, eravamo appena arrivati per montare lo stand e preparare l'occorrente, abbondantemente in anticipo rispetto all'orario di inizio della giornata direfarecuore, e già si stava formando la coda dei pazienti in cerca di rassicurazioni sul proprio stato di salute.
A partire dalle ore 10, come da programma, ha avuto inizio la giornata intitolata "medici e farmacie uniti nella prevenzione cardiovascolare", nata dalla collaborzione tra Simg Liguria, ratiopharm e Federfarma Genova. Il dr. Brasesco in rappresentanza di Simg e il dr. Gronda in rappresentanza di Federfarma hanno cominciato ad effettuare le misurazioni dei parametri che devono essere tenuti sotto controllo per evitare l' insorgenza di patologie cardiovascolari, per cui ad ogni paziente è stata misurata l'altezza, il peso, il girovita, la pressione arteriosa e il colesterolo totale. I 3 medici e i 5 farmacisti che hanno lavorato durante la giornata non hanno mai avuto la possibilità di fermarsi in quanto la coda di persone davanti al gazebo direfarecuore non è mai cessata, se non verso le ore 18 quando abbiamo dovuto dire alle persone che non avremmo fatto più in tempo a vedere nessuno.
Al termine della giornata sono stati misurati i parametri sopra citati ad oltre 100 persone, alle quali è stata rilasciata lacarta salute direfarecuore creata apposta da ratiopharm, Federfarma e Simg per l'occasione, affinchè il paziente ricordi sempre i dati sul proprio stato di salute. Ad alcuni cittadini è stato inoltre calcolato, grazie all'ausilio di apposite tabelle ministeriali, il rischio cardiovascolare secondo i valori emersi dalle misurazioni. Questi dati saranno ora rielaborati da Simg Liguria grazie all'osservatorio di medicina generale GP Ligur-Net per fini statistico-epidemiologici.
Sia alle persone che hanno avuto la pazienza di aspettare diverso tempo sotto il sole, che a tutte quelle che si sono soffermate solo per chedere informazioni, abbiamo rilasciato il manuale direfarecuore. Tra le diverse persone che sono venute a trovarci al gazebo segnalo il dr. Castello presidente di Federfama Genova che essendo uno degli organizzatori non poteva mancare, così come il dr. Felice Ribaldone presidente dell'Ordine dei Farmacisti di Genova e il dr. Claudio Montaldo assessore alla Sanità della Regione Liguria che, vista l'ubicazione del nostro gazebo proprio sotto la sede della Regione, non potevamo non intercettare, e comunque grazie all'ottima informazione circolata sull'evento era a conoscenza dell'iniziativa.
In tutte le 300 farmacie di Genova e provincia per l'occasione sono stati inviati i manualetti direfarecuore, le locandine di presentazione dell'iniziativa e una breve presentazione dell'evento che è circolata sui monitor.
I medici Simg e Federfama hanno già proposto un bis dell'iniziativa per l'anno prossimo, a testimoniare che l'evento è andato oltre l'aspettativa di ciascun organizzatore!
In occasione della campagna nazionale "direfarecuore", un patto contro il rischio cardiovascolare" organizzata da ratiopharm e SIMMG (società Italiana Medici di Medicina Generale), le farmacie comunali di GESTE hanno deciso di allestire presso le loro sedi delle postazioni presso cui offrire ai propri clienti una serie di servizi che vanno dalla misurazione della pressione, al test della glicemia fino alla valutazione dei fattori di rischio cardiovascolare.
Anche il farmacista, come il medico, rappresenta un importante alleato in difesa della salute del cittadino; in farmacia si possono ricevere consigli su un corretto stile di vita (dall'alimentazione all'attività fisica) ed esiste la possibilità di misurare parametri clinici importanti come pressione, glicemia,colesterolo,etc...
Primo appuntamento mercoledì 22 Settembre dalle 9 alle 12,30 alla farmacia comunale presso il supermecato Carrefour, dove sarà allestita una postazione all'esterno della struttura.
La postazione sarà costituita da un'ambulanza fornita gentilmente dalla pubblica assistenza del comune di S. Giuliano all'interno della quale saranno presenti infermieri e volontari che, insieme alle farmaciste, forniranno ai cittadini che vorranno sottoporsi ad un controllo per la valutazione del rischio cardiovascolare tutti gli strumenti per farlo.
Inoltre, sempre presso la postazione sarà presente un consulente dell'azienda farmaceutica ratiopharm che fornirà informazioni sulla campagna direfarecuore e regalerà ai presenti il manuale redatto dai medici della SIMMG all'interno del quale, oltre ad interessanti consigli sempre utili quando si parla di prevenzione, sarà possibile trovare un vero e proprio diario indispensabile per inserire esami e visite mediche.
L'iniziativa sarà patrocinata dalla AUSL di Pisa.
Martedì 28 settembre si terrà a Napoli, presso il Centro Anziani S. Antonio di via Dante Alighieri unnuovo incontro gratuito dal titolo "Farmaci equivalenti: diamo una risposta alle tue domande".
L'incontro, promosso dalla farmacia Del Leone di Napoli, si svolgerà a partire dalle ore 18, trattando i temi del risparmio per il cittadino e del grande vantaggio per la comunità nell'utilizzo del farmaco equivalente.
Interverranno come relatori la Dott.ssa Anna Maria Di Maggio - Farmacista, e la Dott.ssa Roberta Di Peso - Regional Affairs Specialist ratiopharm.
L'Associazione Vivere Senza Dolore (Onlus nata con l'obiettivo di stimolare una seria e costruttiva riflessione sulle possibilità di miglioramento della gestione del dolore) è lieta di invitarvi allospettacolo "Due risate per sconfiggere il dolore" - DEMOCOMICA IN TRIO.
Si informa che, per sostenere l'associazione Vivere Senza Dolore, è richiesto un contributo minimo di 20 € a supporto dell'evento.
Nei giorni 11-12-13-14 del mese di ottobre 2010, all'interno di ognuna delle quattro farmacie comunali di Cascina in provincia di Pisa, sarà allestita una vera e propria postazione in cui i clienti potranno avvalersi della consulenza di farmacisti ed esperti di ratioparm per avere informazioni su tutto ciò che riguarda la prevenzione del rischio cardiovascolare.
A chi lo desidera saranno inoltre forniti diversi servizi tra cui la misurazione della pressione, test sulla glicemia, misurazione peso e tutto ciò che riguarda la valutazione dei fattori di rischio cardiovascolare.
A tutti i partecipanti sarà infine fornito il manuale della campagna informativa direfarecuore redatto da medici specialisti, all'interno del quale potranno trovare l'utile Diaro in cui registrare esami e test effettuati.
In concomitanza con la campagna nazionale DIREFARECUORE organizzata da ratiopharm in collaborazione con SIMG, il giorno 15 Ottobre, nella sede dell'università della terza età di Ponsacco, si svolgerà un incontro rivolto ai cittadini in cui si parlerà ovviamente di "Cuore".
In concomitanza con la campagna nazionale DIREFARECUORE organizzata da ratiopharm in collaborazione con SIMG, il giorno 29 Ottobre, nella sede dell'ex Chiesa S. Margherita di Sciacca (AG), si svolgerà un incontro rivolto ai cittadini, per parlare di malattie cardiovascolari e metaboliche.
Diversi gli interventi previsti per l'occasione:
- dott. Luigi Spicola, vicepresidente SIMG Regione Sicilia
- dott. Massimo Mazza, presidente A.Ti.Far Federfarma Agrigento
- sig.ra Calogera Piazza, responsabile TDM Sciacca
- dott.ssa Daniela Ferrara, resp. ufficio educazione alla salute
- dott. Daniele Grasso, Regional Affairs Manager ratiopharm
A tutti partecipanti sarà consegnato il manuale informativo redatto dai medici della SIMG.
Anche l'età del padre conta per il successo della fecondazione assistita.Tra un aspirante papà con meno di 30 anni e uno che ha superato i 40, infatti, c'è una differenza di tre punti percentuali nel tasso di gravidanze ottenute con tecniche di inseminazione intrauterina. Non solo. Se il padre ha oltre 45 anni raddoppia la possibilità di aborto. Queste, almeno, le indicazioni dello studio realizzato da Stèphanie Belloc, del Centro Eylau per la riproduzione assistita di Parigi, che sarà presentato oggi a Barcellona, al Congresso della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (ESHRE). Se sono ormai assodati i limiti legati all'età della madre nella possibilità di concepire, meno chiaro è il ruolo dell'età paterna. Per definire il rapporto "al maschile" tra età e fertilità, il centro francese ha analizzato più di 12 mila coppie, che si sono rivolte alla struttura tra il 2002 e il 2006 e che, in totale, si sono sottoposte a 21.230 tentativi di inseminazione intrauterina. Una tecnica che consiste nel depositare, attraverso una cannula, lo sperma nella cavità intrauterina, per facilitare l'incontro tra ovocita e spermatozoo. I dati hanno confermato la stretta relazione dell'età della madre con un numero basso di gravidanze (dal 14,5% dei successi prima dei 30 anni all'8,9% dopo i 42 anni) e un numero elevato di aborti (dall'11,1% prima dei 30 anni al 46,4% dopo i 42 anni). "Ma abbiamo anche mostrato - spiega Belloc - che non è indifferente la data di nascita del padre". Il tasso di gravidanze, infatti, passa dal 12,3% con un papà al di sotto dei 30 anni al 9,3% dopo i 45 anni, mentre gli aborti - considerando le stesse fasce d'età - passano dal 13,7% al 32,4%".
Sole e occhi, un binomio che deve essere sempre tenuto sotto controllo, come fa solo un italiano su tre.In agguato, infatti, non c'è solamente un precoce invecchiamento della pelle, in particolare della zona più delicata delle palpebre, ma anche basaliomi, ovvero piccoli tumori che possono insorgere proprio attorno agli occhi. Ma per preservare sempre uno sguardo giovane bastano alcune piccole attenzioni: "prendere il sole con moderazione e proteggere la cute con occhiali da sole e creme idratanti", raccomanda Francesco Bernardini, oculista specialista in chirurgia oculoplastica che opera a Genova e Torino. Dal congresso della Società Oftalmologica Italiana (SOI) - ricorda una nota - è emerso che, nonostante quasi un italiano su due indossi abitualmente occhiali o lenti a contatto, solamente un terzo della popolazione ritiene importante mantenere la vista in efficienza sotto il sole. E, pensando a un danno provocato dai raggi solari, il 51% si preoccupa dei rischi per la pelle, mentre solo il 9% ha espresso un analogo timore per i danni agli occhi. "Una continuata esposizione al sole anticipa l'invecchiamento cutaneo - commenta Bernardini - specialmente nelle zone più delicate, come quelle delle palpebre che incorniciano e determinano la freschezza dello sguardo. È dimostrato inoltre che l'eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti può provocare un maggior rischio di inestetismi legati a proliferazioni della congiuntiva (pinguecole e pterigi) che donano un aspetto non certo piacevole. Inoltre, con gli anni aumenta proporzionalmente il rischio di sviluppare piccoli tumori della pelle proprio intorno agli occhi, i cosiddetti epiteliomi basocellulari o basaliomi. La pericolosità di questi tumori palpebrali è relativamente modesta se paragonata ai melanomi. Ma necessitano comunque di intervento chirurgico radicale. La ricostruzione del difetto palpebrale che risulta dopo la loro rimozione deve essere eseguita da chirurghi esperti per preservare sia la funzione delle palpebre sia la loro estetica".
Una scoperta da Nobel potrebbe celare la chiave per fermare l'Alzheimer.Il fattore di crescita neuronale NGF (Nerve Growth Factor), individuato da Rita Levi Montalcini, blocca le vie che portano alla malattia di Alzheimer e potrebbe essere usato a fini terapeutici. Lo ha scoperto un gruppo di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche (coordinato da Pietro Calissano) e dell'EBRI (European Brain Research Institute-Centro europeo di ricerche sul cervello, guidato da Antonino Cattaneo). A 50 anni dalla scoperta del fattore di crescita nervoso che è valsa il Nobel alla Levi Montalcini, il NGF continua a rivelare proprietà sconosciute. Lo studio è stato condotto in sinergia tra CNR, EBRI, Fondazione Santa Lucia di Roma, Regione Lazio e Filas Spa. E proprio all'interno di questa collaborazione è stato siglato oggi l'accordo con il quale Filas Spa, la società regionale dedicata al sostegno all'innovazione, concede un finanziamento di 4 milioni e 650 mila euro al settore delle Neuroscienze, che costituiscono una delle sei linee scientifiche del Distretto tecnologico delle bioscienze nel Lazio. "Nell'ultimo decennio la scoperta del NGF, oltre ad aver rappresentato una pietra miliare nel campo della biologia, ha aperto la strada a un crescente numero di possibili applicazioni nella patologia umana - sottolinea in una nota Pietro Calissano, direttore dell'Istituto di neurobiologia e medicina molecolare del CNR - Fra queste potenziali applicazioni, è in fase di avanzata sperimentazione l'uso del NGF a fini terapeutici o di prevenzione del morbo di Alzheimer". Si stima che in Italia circa 500.000 persone siano colpite da questa malattia, con costi che oscillano fra 70 e 120.000 euro l'anno a testa.
Le vaccinazioni anti-epatite A o contro l'influenza sono più efficaci al mattino, almeno negli uomini.Se immunizzato nelle prime ore del giorno, l'uomo presenta un picco di risposta anticorpale quasi doppio rispetto al pomeriggio, come hanno rilevato e approfondito sulla rivista Psyschophysiology i ricercatori dell'Università di Birmingham (GB). Gli esperti guidati da Anna Phillips hanno testato l'efficacia dei vaccini contro l'epatite A e l'influenza stagionale in due diversi studi, uno su femmine e maschi giovani adulti e uno su persone più anziane. Nella prima indagine sono stati coinvolti 75 studenti universitari immunizzati contro l'epatite A fra le 10 e le 12 del mattino o fra le 16 e le 18 del pomeriggio. Nel secondo studio, 90 individui di età più avanzata sono stati invece vaccinati contro l'influenza fra le 8 e le 11 di mattina o fra le 13 e le 16 del pomeriggio. Gli uomini vaccinati nelle prime ore del giorno, in entrambi i gruppi, sono risultati quelli con la maggiore risposta anticorpale. "Approfondendo questa ricerca - assicura Phillips - si potranno gestire al meglio le vaccinazioni: alcuni pazienti potrebbero essere immunizzati in determinati orari per ottenere la risposta massima o diminuire il rischio in presenza di rischi specifici".
"Esistono cause e comportamenti che minano la fertilità maschile. Alcuni sono molto comuni, ma poco conosciuti o raramente presi in considerazione"ha spiegato Andrea Borini, esperto di fecondazione assistita e direttore scientifico di Tecnobios Procreazione in occasione del 24° congresso della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (ESHRE) svoltosi a Barcellona. "Le infiammazioni pelviche, e dunque degli organi sessuali, sono tra i principali nemici della fertilità. Quindi una certa esuberanza sessuale, con il consueto rischio di contrarre infezioni anche semplici come candida o chlamidia, può rappresentare un problema".
Più conosciuto il ruolo negativo del fumo. "Evidenze scientifiche - prosegue Borini - dimostrano i danni arrecati dal tabacco all'epitelio ciliato, che non si trova solo nell'apparato respiratorio, ma anche in quello riproduttivo. I grandi fumatori, insomma, oltre a scontare eventuali problemi di disfunzione erettile, devono fare i conti con pochi, e spesso poco mobili, spermatozoi". Ma la corsa a ostacoli verso la culla non finisce qui. "Gli emuli di Arnold Schwarzenegger corrono rischi se per avere muscoli d'acciaio e voluminosi sono pronti a ricorrere anche al doping con anabolizzanti, che - precisa Borini - essendo a base di estrogeni, cioè ormoni femminili, non solo riducono la libido ma anche il seme maschile". Infine, anche la moda può ridurre le chance di vedersi un giorno spingere la carrozzina del proprio bebè. "Vestiti troppo attillati rappresentano un problema tecnico perchè tengono troppo "al caldo" i testicoli, che invece sono posizionati naturalmente in modo da restare a una temperatura più bassa rispetto al resto del corpo. "Dunque slip, o pantaloni troppo stretti sono controindicati". Meglio boxer e taglie comode, "così come - conclude l'esperto - per la stessa ragione sarebbe consigliabile non stare seduti troppe ore al giorno. Lavoro permettendo".
Fanghi, bagni termali e cure inalatorie piacciono agli italiani. E lo testimoniano i numeri.Il valore della medicina termale del Belpaese non è solo scientifico, ma anche economico: il fatturato del comparto, pari a 734 milioni di euro, è costituito all'82% da prestazioni sanitarie, pari a più di 580 milioni l'anno. Ben 199 milioni si spendono solo per i fanghi e i bagni termali, 172 milioni per le cure inalatorie. Lo hanno detto gli esperti oggi a Roma, nell'incontro su Le terme alleate della Ricerca: il ruolo della Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale. "Tutto ciò - spiega Filippo Maria Fernè, presidente della Fondazione per la ricerca scientifica termale - è possibile grazie alla presenza di ben 380 stabilimenti termali funzionanti in 170 comuni, la metà dei quali al Nord". E questo anche se la Regione con il più alto numero di stazioni è la Campania (114, seguita dalle 110 del Veneto). Un patrimonio collegato a 5831 esercizi alberghieri, con oltre 381mila posti letto.
Il motoaliante "Stella stellina" torna a volare per Telethon.Dopo il successo del 4 maggio scorso, quando alcuni disabili sono partiti dall'aeroporto del Cinquale (Massa) con il motoaliante di Guido Bastianelli, chirurgo otorinolaringoiatra, si rinnova l'operazione "Toccare il cielo con un dito", grazie alla quale altri disabili verranno portati in volo in alcuni aeroporti d'Italia. In programma, un tour di oltre 4mila chilometri: "Stella stellina", il motoaliante Hoffmann Dimona che porta sulle ali e sulla fusoliera le insegne di Telethon, partirà mercoledì 16 luglio da Firenze, effettuando soste a Massa, Salerno, Palermo, Foggia, per arrivare a Venezia domenica 20 luglio. L'aliante sorvolerà le coste italiane a soli 150 metri di altezza; sarà quindi visibile ai milioni di italiani già in vacanza in molte delle più note e affollate località balneari. Ma il lunghissimo tour sarà anche un'occasione per ricordare la necessità di sostenere sempre più la ricerca di Telethon sulle malattie genetiche, "nel fondamentale passaggio dagli studi di base alle terapie in sperimentazione per alcune delle oltre 6mila patologie conosciute", ricorda la fondazione in una nota. Le donazioni potranno essere effettuate attraverso il sito internet www.telethon.it o il c.c. postale 260.000 intestato al Comitato Telethon Fondazione onlus. Salvo modifiche, i voli con passeggero sono previsti a Salerno mercoledì 16 luglio alle 17.20, giovedì 17 a Palermo alle 15.15, venerdì 18 a Foggia alle 17.45, domenica 20 alle 10.00 a Venezia.
I succhi di frutta aumentano del 18% le probabilità di insorgenza del diabete mellito di tipo 2, quello cosiddetto alimentare.Queste bevande compromettono "in un sol bicchiere" i benefici di una dieta sana, quella composta di verdure e frutta fresca. A rivelare la responsabilità delle bevande a base di frutta e zuccheri sono i risultati, pubblicati su Diabetes Care, di una ricerca realizzata dalla Scuola di salute pubblica dell'Università di Tulane, in USA.
Le conclusioni che incriminano i succhi provengono da un ampio studio condotto su 71.346 donne, tenute sotto osservazione per ben 18 anni: 4529 hanno sviluppato il diabete di tipo 2. L'intero campione era stato diviso in 5 gruppi in base alle abitudini alimentari, anche in relazione alle quantità di frutta e verdura fresche consumate o di succhi di frutta bevuti. Ebbene, "tre porzioni di frutta fresca al giorno, da sole, riducono del 18% le probabilità di insorgenza del diabete, e una sola portata di verdure incrementa i benefici di un ulteriore 9%. Basta però una porzione di succo di frutta - spiega la coordinatrice della ricerca, Lydia Bazzano - per mandare in fumo per intero i benefici delle tre porzioni di frutta fresca". All'origine del meccanismo, secondo la scienziata, risiederebbe "la grande quantità di zuccheri contenuta nelle bevande, che introdotta in forma di liquidi viene assorbita molto velocemente".
Fonte: Adnkronos Salute
Per difendere la salute degli italiani alle prese con maratone al pc, telefonino sempre acceso e sindrome da chat, il Network dei tecnostressati organizza la prima edizione di "NoTecnostressDays: 100 giornate di prevenzione in tutta Italia".
Iniziative benessere e serate di formazione, informazione e relax in programma dal 20 luglio al 28 ottobre. Running, gite in montagna, meditazione, aperitivi con massaggi shiatsu e yoga gratis, tecniche di respirazione, un concerto di percussioni e danza africana, coccoloterapia in acqua termale. Gli eventi si terranno prevalentemente tra Roma e Milano, le città più tecnostressate d'Italia, in collaborazione con Assodigitale e Viadeo, il network dei professionisti in rete, sponsor della manifestazione. Il rebirther Paolo Cericola, presidente dell'Associazione Scuola di Respiro, spiega "Le persone tecnostressate dal sovraccarico informativo per prima cosa tendono a bloccare il respiro, con frequenti micro-apnee. È il primo segnale di uno stato di tensione che può generare numerosi disturbi. Imparare a respirare e rilassare il corpo è un ottimo rimedio preventivo".
Per informazioni: www.netdipendenza.it
Troppo alluminio nel cibo degli europei, secondo l'EFSA (European Food Safety Authority).Gli esperti stimano, infatti, che le dosi di alluminio assunte inconsapevolmente attraverso il cibo superino il quantitativo ritenuto sicuro per la salute "in una parte significativa della popolazione europea". Nel rapporto gli scienziati dell'EFSA hanno anche stabilito la massima quantità di alluminio, proveniente da fonti alimentari, sicura per la nostra salute. Secondo il panel, l'assunzione tollerabile ogni settimana è pari a 1 mg di questo metallo per chilo di peso corporeo. Oltre questa soglia si rischiano disturbi anche seri, come hanno mostrato alcuni studi condotti sugli animali, in particolare a livello del sistema nervoso e di quello riproduttivo.
E il pericolo si cela nel piatto. Sembra, infatti, che la dieta sia la prima fonte di esposizione a questo metallo per gli abitanti del Vecchio Continente. Sotto accusa l'uso di additivi e conservanti alimentari, ma anche la presenza di questo metallo in diversi materiali, dai contenitori agli utensili, che entrano in contatto con il cibo. L'acqua potabile, invece, è una fonte minore di potenziale esposizione all'alluminio.
Quattro italiani su cinque dichiarano di trovarsi pieni di difetti e di affrontare l'estate con un senso di insoddisfazione e scontentezza.Lo rivela uno studio condotto dall'associazione "Donne e qualità della vita", su un campione di 300 uomini e donne fra i 20 e i 50 anni, raggiunti sulle spiagge italiane. Stando agli intervistati, lo stato d'animo che caratterizza i vacanzieri del 2008 non è di sollievo (15%) per l'arrivo delle tanto sospirate ferie, ma di forte depressione dovuta a una serie di problemi estetici (35%). E se per le donne i punti deboli sono cellulite e smagliature (38%), piuttosto che un seno troppo piccolo (30%) o i segni del tempo (25%), gli uomini invece sono infastiditi dalla pancetta (35%). Tutti, poi, puntano il dito sull'insopportabile tessuto adiposo sulle braccia (25%) e la gobbetta che insidia il profilo del naso (30%).
Fonte: Adnkronos SaluteSembra che un menù ricco di sushi e sashimi, tipico della dieta nipponica, sia un elisir per il cuore e le arterie, anche in presenza di fattori di rischio cardiovascolari. Lo testimonia uno studio che sarà pubblicato ad agosto sul Journal of the American College of Cardiology, condotto passando al microscopio tre gruppi di uomini ultraquarantenni. Secondo gli scienziati l'effetto cardioprotettivo registrato fra i giapponesi è dovuto proprio all'alta quantità di acidi grassi omega-3 presente nel pesce. Rispetto agli uomini di mezza età di origine giapponese che vivono negli Stati Uniti, infatti, quelli che sono rimasti nella terra natia presentano un livello doppio di omega-3 nel sangue. Un elemento collegato a una presenza più limitata di aterosclerosi. "Il tasso di morte per malattie coronariche e cardiovascolari in Giappone è sempre stato più basso che in Occidente", spiega Akira Sekikawa, assistente di epidemiologia dell'Università di Pittsburgh (USA), che insegna anche alla Shiga University of Medical Science di Otsu (Giappone). "Il nostro studio suggerisce che i tassi molto bassi di coronaropatie fra i giapponesi che abitano ancora nel Paese del sol levante può essere dovuto all'alto consumo di pesce, che dura da tutta una vita". Ma in che cosa consiste il menù tipicamente nipponico, rivelatosi amico del cuore? I giapponesi, in media, mangiano più di 85 grammi di pesce al giorno (l'equivalente di cinque alici medie o di un merluzzo, già puliti) mentre gli americani se lo concedono al massimo due volte a settimana. Non solo. Sembra che il quantitativo di preziosi omega-3 ottenuti dal cibo sia pari a 1,3 grammi al giorno in Giappone, contro appena 0,2 grammi al giorno negli Stati Uniti.
Fonte: Adnkronos Salute